NAPOLI. Cinque anni, sei mesi e 20 giorni di reclusione, oltre all'interdizione dai pubblici uffici: è la condanna inflitta al professore
Angelo Scala, coinvolto in un'indagine della Procura di Napoli in cui gli veniva contestato di avere chiesto a numerosi studenti rapporti sessuali per poter superare gli esami. I fatti, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti tra la primavera del 2019 e gli inizi del 2020, quando Scala era docente del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Federico II.
Napoli - Secondo gli investigatori della guardia di finanza
Prima delle date degli esami si svolgevano incontri preliminari tra il professore e gli studenti, anche al di fuori dell'Università. In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nella sede dell'ateneo, ma non erano stati svolti in quel luogo o, in alcuni casi, non erano mai stati sostenuti.
A suo carico c'erano diverse tipologie di accusa, tra concussione, induzione indebita e falso. Il docente ha incassato anche 14 assoluzioni, la cancellazione del reato di concussione e la derubricazione di diverse ipotesi d'accusa in traffico d'influenza.
"Mi sembra comunque che - ha commentato l'avvocato Claudio Botti, legale del professore Scala - le dimensioni delle indagini escono da questa sentenza profondamente ridimensionate". Il giudice ha anche rigettato la richiesta di provvisionale da 20mila euro formulata dall'Università Federico II che si era costituita parte civile al processo.
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