Il Primario della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo
Ha scatenato una vera e propria polemica dopo essere intervenuto nella trasmissione 1/2 ora. Zangrillo ha affermato che “clinicamente il nuovo CORONAVIRUS non esiste più“. A seguito delle esternazioni del primario, il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico Scientifico, hanno preso le distanze affermando che il VIRUS circola ancora. Anche il viceministro Pierpaolo Sileri ha commentato l’intervento, seppur in modo molto più cauto: “Zangrillo ha detto che chi è sul campo non vede più malati gravi in terapia intensiva. Ma dobbiamo continuare a usare prudenza”.
“Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere a fine mese-inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio del direttore dell’Istituto di virologia Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta”, ha detto il medico personale di Silvio Berlusconi a Lucia Annunziata. Una tesi subito considerata “fuorviante” dallo pneumologo Richeldi, componente del Cts, immediatamente supportato dalla sottosegretaria Zampa.
Entrambi hanno lanciato un monito a Zangrillo, quello di “non diffondere messaggi” che possono “confondere gli italiani” e che “non invitano alla prudenza”. Duro anche il presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, Locatelli, che ha espresso “sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo”, sottolineando che i numeri di oggi sono dovuti alle misure del lock-down, un “risultato inconfutabile che deve spingere a continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
L'Oms risponde:
Il coronavirus non è diventato meno “patogeno“, quindi meno pericoloso. “Dobbiamo essere estremamente attenti a non dare l’impressione che d’un tratto il virus, di sua volontà, abbia deciso di diventare meno patogeno – ha avvertito Michael Ryan, capo del programma Oms per le emergenze, in un incontro virtuale con la stampa – Non è affatto il caso”.
I casi nel mondo
Nel corso del quotidiano briefing con la stampa, il direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha anche ricordato che in totale “abbiamo adesso più di sei milioni di casi di Covid-19 nel mondo e abbiamo già perso 370mila persone”.(Meteo/IlFattoQuotidiano)
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