Il Covid continua ad avanzare sono sempre di più i morti e i positivi da virus i nuovi casi sono più di 2500 mentre i morti sono sempre di più.
I guariti
Sono 2.560 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in CAMPANIA (di cui 351 casi identificati da test antigenici rapidi).
I sintomatici in Campania
Dei 2.560 nuovi positivi, 185 sono risultati sintomatici. I tamponi analizzati oggi sono 24.393 (di cui 4.521 antigenici).
La percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi analizzati è pari al 10,49%. Il totale dei positivi in CAMPANIA dall'inizio dell'emergenza Covid è di 285.221 (di cui 8.405 antigenici), i tamponi complessivamente processati sono 3.091.099 (di cui 136.690 antigenici). Nel bollettino odierno diffuso dall'Unità di crisi della Regione CAMPANIA sono inseriti 13 nuovi decessi, tutti avvenuti nelle ultime 48 ore.
I decessi
Il totale dei decessi registrati in Campania dall'inizio della pandemia da Covid-19 è 4.464. I guariti di oggi sono 385, il totale dei guariti sale così a 191.162. In CAMPANIA sono 145 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 3 in meno rispetto al dato diffuso ieri.
I pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza sono 1.396, con un aumento di 11 unità rispetto a ieri.
A Napoli - Continua l'
emergenza covid in Campania, alle porte l'istituzione di una
nuova zona rossa per la regione.
Le restrizioni in Campania
La scelta di tale restrizione non è ovviamente presa a cuor leggere ma anzi, si riconoscono perfettamente
le difficolta che essa comporta.
Ma il vertiginoso aumento di contagi e di ricoveri ha obbligato le istituzioni a prendere tale decisione.
"La situazione a Napoli è delicata e importante, la zona rossa è una decisione che andava presa".
interviene così
Lucia Francesca Menna, assessore del Comune di Napoli con delega alla Salute.
"Ogni 15 giorni pubblichiamo sul sito del Comune di Napoli l'aggiornamento dell'andamento epidemiologico in città e nell'ultimo aggiornamento si può leggere che c'è un incremento del 49% dei contagi in tutte le fasce d'età, ma soprattutto nella fascia che va dai 30 ai 75 anni" - Così spiega Menna.
"Inoltre, dagli ospedali ci riferiscono che purtroppo si è abbassata l'età delle persone che vengono ricoverate con polmoniti importanti, sono aumentati i 40enni e i 50enni".
Il pericolo quindi è concreto e
l'epidemia è tutt'altro che ferma.
A Napoli gli ospedali collassano: "giusta la zona rossa"
Non nasconde la preoccupazione per la salute dei cittadini napoletani.
Così continua:
"Mi riferiscono dagli ospedali che iniziano ad avere delle difficoltà a ricoverare tutti, perché il numero è in aumento, e quindi stanno ricominciando a fare rete con gli altri ospedali della regione.
"Purtroppo la zona rossa andava fatta".
Le restrizioni proprie della zona rossa però, secondo Menna,
"dovrebbero andare di pari passo con l'incremento delle vaccinazioni"
"questa è una buona strategia per dare una botta alla diffusione del virus."
"Purtroppo le vaccinazioni, tra problematiche all'interno delle dinamiche commerciali che determinano delle riduzioni nella fornitura e la complessità di vaccinare la popolazione, dovrebbero andare in maniera più spedita." prosegue
Ci sono poi, oltre alle fasce d'età, delle categorie molto esposte che diventano aspetti critici della diffusione del virus, come le forze dell'ordine, chi lavora in campo sociale, gli assistenti sociali, le persone che vanno nelle unità di strada", conclude.
(Napolitoday)
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