Pasqua in zona rossa , la stretta sugli spostamenti: "Controlli nelle zone più calde della città"
Una disciplina più rigorosa per contenere nella massima misura la diffusione del virus".
È quella richiesta attraverso una circolare - da Bruno Frattasi, cado di Gabinetto del Ministero dell'Interno, per il periodo pasquale.
La strategia del governo
La strategia del Governo è chiara: una nuova stretta sugli spostamenti, con controlli rafforzati e multe.
Il documento
Nel documento si legge: "Si raccomanda, pertanto, controlli accurati nelle aree urbane più sensibili e potenzialmente interessate da fenomeni di assembramento, specialmente in corrispondenza delle giornate festive e prefestive".
Un invito alla responsabilità
Un invito alla responsabilità anche per i tanti napoletani che, rilassati dal beltempo, potrebbero pensare di passeggiare in strada laddove anche a Pasqua saremo in zona rossa.
E sarà meglio resistere anche alla tentazione di gite fuoriporta, altrettanto proibite dalle disposizioni governative.
Controlli lungo le strade
Verranno infatti "disposti mirati controlli lungo le strade di scorrimento extra-urbano, potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi, onde accertare il rigoroso rispetto delle disposizioni in materia di mobilità".
"Uguale attenzione andrà, poi, rivolta alle stazioni aeroportuali e ferroviarie, come pure agli altri snodi della mobilità urbana".
Gli spostamenti
L'autocertificazione in zona rossa resta sempre obbligatoria. Sono consentiti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Per le stesse ragioni e soltanto per queste sono possibli gli spostamenti tra regioni.
Pasqua
Il 4-5-6 aprile, per Pasqua, tutta Italia (tranne chi sarà in zona bianca) diventerà zona rossa.
Sarà concesso, però, fare visita una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a una casa dentro la regione in massimo due persone (oltre ad under 14, disabili o persone non autosufficienti).
Negli altri giorni le visite sono vietate del tutto in zona rossa (e invce concesse ma dentro il comune in zona arancione).
Le multe
Se non si rispettano le misure di contenimento - o se non si fornisce l’autocertificazione - si rischiano sanzioni amministrative che implicano il pagamento di una multa da 400 a mille euro.
(la sanzione può essere pagata entro 5 giorni con una riduzione del 30%, quindi 280 euro).
"La veridicità delle autocertificazioni - spiega Palazzo Chigi - sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato".
Il rischio di denuncia
Insomma il rischio è una denuncia per il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale, punibile con la reclusione da uno a sei anni.
Il reato di falsa attestazione – c'è da puntualizzare – riguarda fatti compiuti e non intenzioni.
Leggi anche:
Selfie mortale, scivolano e muoiono. Il dramma per una coppia di giovani
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo