Chiara Poggi e Andrea Sempio
Chiara Poggi e Andrea Sempio

Questa mattina, presso la stazione dei Carabinieri di Milano Porta Garibaldi, Andrea Sempio—il 37enne amico del fratello di Chiara Poggi, indagato in concorso per l’omicidio avvenuto a Garlasco nel 2007—ha ripetuto il rilievo delle impronte digitali con il metodo classico all’inchiostro. Il nuovo esame si è reso necessario a seguito di un «problema tecnico» riscontrato sul vetrino dello scanner laser utilizzato il 4 marzo.

Secondo rilievo dattiloscopico: le ragioni del richiamo

Secondo quanto riferito dal legale di Sempio, l’avvocato Angela Taccia, i militari hanno segnalato lunedì sera che il vetrino dello scanner era sporco, impedendo la lettura nitida delle impronte. Per garantire la regolarità delle procedure investigative, i carabinieri hanno dunque invitato spontaneamente l’indagato a presentarsi nuovamente per un secondo rilevamento con la tecnica tradizionale. Nessun altro accertamento – chiarisce la Taccia – è stato effettuato: si è trattato esclusivamente di un ripetuto rilievo dattiloscopico.

Le parole del legale Taccia: «È sereno e collaborativo»

L’avvocato Taccia ha sottolineato la piena disponibilità del suo cliente:

«Andrea è stato informato con breve anticipo e, nonostante gli impegni di lavoro, si è immediatamente liberato per recarsi in caserma. Mi ha detto: “Se ci sono stati problemi tecnici, non voglio ostacolare né ritardare le indagini. Anzi, più accertamenti fanno e più mi fanno un favore.”»

Il legale evidenzia come Sempio non nutra timore rispetto alla ripetizione dell’esame, ribadendo di essere “tranquillissimo” e convinto della correttezza delle proprie dichiarazioni.

L’irritazione degli avvocati e i dubbi sul ritardo

Sia l’avvocato Taccia sia l’altro difensore di Sempio, Massimo Lovati, hanno espresso sorpresa e disappunto per il ritardo con cui è emersa la necessità di un secondo rilievo:

«È davvero singolare che si siano accorti di un problema di lettura delle impronte solo dopo più di un mese dal laser scan effettuato il 4 marzo», dichiara Lovati, «Attendere così a lungo per una svista tecnica appare quantomeno inusuale.»

Il breve tempo a disposizione tra la comunicazione e l’appuntamento in caserma non ha comunque impedito a Sempio di presentarsi di propria spontanea volontà, consolidando la sua immagine di persona collaborativa con la magistratura.

L’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi: lo stato delle indagini

Con l’esame dattiloscopico completato per la seconda volta, l’inchiesta prosegue senza intoppi formali. Andrea Sempio resta indagato in concorso per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa nella sua abitazione di Garlasco la sera del 13 agosto 2007. Nei giorni scorsi, la Procura ha interrogato diversi nuovi testimoni e ha acquisito ulteriori registrazioni telefoniche. I genitori di Chiara hanno commentato amaramente la convocazione: «È un déjà‑vu, sembra un tentativo di deviare l’attenzione e sminuire la posizione di Stasi», hanno affermato, riferendosi all’ex fidanzato indagato all’epoca.

I prossimi passi: analisi e confronto dei rilievi

L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sul confronto tra le impronte acquisite con il laser e quelle ottenute mediante inchiostro. Qualora emergessero discrepanze, potrebbero essere disposte ulteriori verifiche tecniche o perizie biometrico‑forensi. Se i dati corrisponderanno, il fascicolo proseguirà verso l’istruttoria dibattimentale, con possibile richiesta di rinvio a giudizio per Sempio e gli altri indagati.

Maltempo in mezza Italia: allerta nubifragi, venti di burrasca e neve
Precipita con l’auto dalla provinciale: è Francesco Begni la vittima