Denise Pipitone. Oggi sono esattamente 17 anni che la piccola di Mazara del Vallo è scomparsa. Diciassette anni di indagini, ricerche e anche fake news.
La scomparsa di Denise ha da sempre colpito l’opinione pubblica in Italia e ha portato al cosiddetto “emendamento Denise”, che ora prevede da 3 a 15 anni di reclusione per il sequestro di un minore. L’emendamento, sostenuto all’epoca dalla deputata Barbara Mannucci del Pdl nacque su impulso della stessa mamma Piera e del suo avvocato Giacomo Frazzitta. Ciononostante Denise non ancora ritrovata, così come i responsabili del suo rapimento non individuati.
Nella primavera 2021
Riaperto il caso relativo alla scomparsa di Denise. Nel 2013 concluso il processo contro Jessica Pulizzi, accusata del reato: nonostante il tribunale trovato un possibile movente in Jessica - che è la primogenita del padre naturale di Denise e nel periodo precedente alla scomparsa aveva mostrato segnali di ostilità nei confronti di Piera Maggio e della figlia - la giovane assolta in tre gradi di giudizio.
Nuova attenzione sulla vicenda è sorta dopo che a una giovane russa adottata, Olesya Rostova, fu ventilata la possibilità di essere Denise durante un reality in patria. Ma il suo gruppo sanguigno era diverso da quello della bimba, rendendo vano l’esame del Dna.
Da quella segnalazione ne sono partite altre: gli utenti social si sono scatenati a cercare - invano - in tutto il mondo somiglianze con Piera Maggio o con la piccola. La più importante fu quella di una giovane rom, che disse di aver riconosciuto la donna che appare nel video girato a Milano nell’ottobre 2004 dalla guardia giurata Felice Grieco e che ritrae una bambina italiana molto somigliante a Denise. Ma la donna riconosciuta ha affermato di essere completamente estranea ai fatti e di sentirsi offesa per essere stata associata a un crimine tanto turpe.
La rivelazione della guardia giurata
"Chiamai subito le forze dell'ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c'era seduta Denise". Così Felice Grieco a "Morning News" ricorda il 18 ottobre 2004 quando a Milano, all'esterno della banca dove lavorava come guardia giurata, vide una bambina somigliante a Denise Pipitone insieme a un gruppo di nomadi.
"Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via. Io non ero sicuro - ricorda Grieco - che quella bambina fosse Denise, chiesi autorizzazione alle forze dell'ordine di fermarla, ma mi fu negata" .
Sono passati quasi 17 anni dal giorno dell'avvistamento a Milano e Felice Grieco confida a Canale 5 di avere molti rimorsi rispetto a come sono andate le cose. "Avrei potuto agire di testa mia, ma poi avrei dovuto affrontare tutte le conseguenze", conclude.
Le nuove indagini e la testimonianza chiave
La testimonianza di Battista Della Chiave, tornata in auge grazie a due esperti di Lis che collaborano con “Chi l’ha visto?”.
Questi esperti, tra cui uno specializzato in dialetti, sono riusciti a risalire al racconto dell’anziano (che tra l’altro non conosceva la lingua internazionale dei segni):
Battista raccontò che gli fu portata una bambina, che indicò essere Denise in foto, e che poi questa bambina fu portata via prima in motorino e poi in barca.
Un sopralluogo a Mazara ha fatto ricostruire agli esperti i papabili luoghi che coinciderebbero con la narrazione: la somiglianza con i gesti dell’anziano è impressionante, ma i parenti dell’uomo asseriscono da sempre che si tratti solo di ricordi di infanzia.(IlGiornale)
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