Il settore
Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, alla guida del Four Points by Sheraton Milan Center, qual è la situazione?
«I numeri parlano da soli: il 3 giugno abbiamo riaperto con prenotazioni per 45 camere a fronte delle 239 che abbiamo. Ad oggi, viaggiamo con una media di 20 camere al giorno durante la settimana, che si riducono a 5 o 6 nel weekend. Abbiamo clienti che telefonano interessati a soggiorni di lavoro a settembre e ottobre. Ma tutti sono ancora molti incerti.
Previsioni di ripresa?
«A settembre vedremo se aziende e multinazionali predisporranno trasferte e congressi; e se le fiere riprenderanno la loro attività. Se così non sarà anche il primo semestre del 2021 sarà drammatico».
Che cosa rischia il settore?
«Le grandi catene rischiano di chiudere le strutture vuote; e gli alberghi a gestione famigliare potranno resistere solo se in passato sono riusciti a racimolare un piccolo capitale».
Che cosa chiedete a Comune e Governo?
«Al Comune di utilizzare i 50 milioni della tassa di soggiorno del 2019 esclusivamente per rilanciare l'immagine di Milano. Al governo di aiutare gli albergatori a non licenziare i dipendenti, destinando i 2,4 miliardi del bonus vacanze». (Leggo)
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