SANITA'. Dure critiche del governatore della Campania Vincenzo De Luca ai criteri alla base del riparto del fondo sanitario nazionale. "La Campania - ha detto in occasione della cerimonia per il giuramento di Ippocrate dei neo laureati dell' Ordine dei Medici di NAPOLI - non puo' essere rapinata ogni anno di 220 milioni di euro. Ogni cittadino campano - ha ricordato De Luca - riceve 60 euro in meno rispetto a un cittadino emiliano. La truffa consiste nel mantenere come unico criterio utilizzato per il riparto del fondo sanitario nazionale quello dell'eta' anagrafica che penalizza la Campania in quanto regione piu' giovane d'Italia. Abbiamo mandato una diffida, scaduti i termini, ci rivolgeremo ad altre autorita' giudiziarie. Una cosa e' certa: non intendiamo - ha concluso il governatore campano - tollerare un minuto di piu' questa rapina ai nostri danni".

Il presidente Vincenzo De Luca

Annuncia il ricorso alle autorità giudiziarie, in occasione del giuramento di Ippocrate di quasi 800 medici napoletani organizzato al teatro Augusteo, dove accoglie in sala Carlo Verdone, subito applaudito. «Basta. Basta con questo modo di procedere, diremmo in termini tecnici: a capocchia», rimarca. Quindi, sottolinea: «Veniamo da due anni terribili, per il numero di medici in servizio. E la sanità ha meno risorse rispetto a 10 anni fa. Questo pesa di più qui, la nostra è la regione che riceve meno risorse perché nella ripartizione è considerato solo il criterio dell'età anagrafica».

A incidere anche i debiti pregressi, accumulati dalle amministrazioni locali

«Paghiamo 600 milioni all'anno, e dobbiamo continuare a farlo fino al 2034. Colpa di classi dirigenti politiche che hanno pensato solo a porcherie clientelari», accusa. Tra gli squilibri, i servizi tra pubblico e privato. «Le liste di attesa che si sono allungate in modo intollerabile. Ci serve una mano perché gli screening oncologici si sono quasi bloccati», spiega, e lancia anche la sfida a produrre entro 3-4 anni il vaccino anti-cancro, dopo l'incapacità di non aver saputo produrre il farmaco contro il Covid, che attribuisce al governo, ricordando la sperimentazione pure avviata in Campania e poi sospesa. «Dobbiamo recuperare ritardi gravi che si sono accumulati - prosegue De Luca - Quattrocento mutilati all'anno per il piede diabetico sono un bilancio da guerra, anche qui dobbiamo aumentare il lavoro di prevenzione e realizzare altri 30 centri specializzati, diventando in questo campo i primi in Italia». Poi c'è la necessità di riorganizzare gli ospedali. «Unico in Costiera, al Ruggi e a Giugliano». Ma si fa fatica anche a trovare medici disposti a trasferirsi in alcune di queste aree. «Non possiamo obbligare nessuno perché non siamo in Corea del Sud, ma dobbiamo trovare soluzioni. Dobbiamo rapidamente integrare gli organici, perché altrimenti non reggiamo». De Luca viene applaudito quando solleva la questione dei contratti e della retribuzione, «che deve essere in linea con i carichi di lavoro». Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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