Inchiesta Comune di Avellino: difese abbandonano il riesame, il nuovo scenario giudiziario
Nel caso sugli appalti a Palazzo di Città, le difese degli indagati optano per un cambio di strategia legale, mentre si prepara l'udienza sulle richieste di annullamento dei sequestri
Nel contesto dell'inchiesta che ha scosso Avellino, le difese legali degli indagati hanno ottenuto accesso alla documentazione redatta dagli inquirenti, aprendo la strada a una fase cruciale del processo. Gli avvocati Marino Capone e Marco Campora, rispettivamente difensori dei Guerriero e di Filomena Smiraglia, hanno contestato i sequestri eseguiti al termine delle perquisizioni, avviando il procedimento di riesame.
Tuttavia, in una mossa sorprendente, le difese hanno ufficialmente rinunciato all'istanza di riesame, che era prevista per questa mattina, dinanzi al Collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo.
Nuove frontiere giudiziarie
Parallelamente, si prospetta un'altra fase importante del processo, con l'esame della richiesta di annullamento dei sequestri derivanti dalla perquisizione presso la residenza e il Palazzo di Città del sindaco Gianluca Festa.
Tale richiesta è stata presentata dall'avvocato penalista Luigi Petrillo e sarà discussa il prossimo 27 marzo davanti al Tribunale del Riesame.
In questa sede, si affronteranno i dettagli e le implicazioni di una vicenda giudiziaria che continua a tenere Avellino con il fiato sospeso.
Ulteriori sviluppi nell'inchiesta
Dopo le dimissioni del consigliere di maggioranza Diego Guerriero, coinvolto nell'inchiesta sugli appalti pubblici, un'altra figura di spicco si è trovata al centro della tempesta giudiziaria.
La dirigente Filomena Smiraglia ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico conferitole dal sindaco Festa.
Smiraglia ha rinunciato a tutte le sue deleghe presso il Comune di Avellino, compresa la partecipazione all'udienza del Riesame prevista per questa mattina, confermando così un ribaltamento delle carte in gioco.
Coinvolgimento in due inchieste
La decisione di Smiraglia arriva in un momento critico, in cui è coinvolta in due diverse inchieste.
La prima riguarda gli appalti del Comune di Avellino, con accuse pesanti quali associazione a delinquere, corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d'asta.
La seconda indagine riguarda il concorso per la Polizia municipale, con l'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio, abuso d'ufficio e falso. Questo nuovo sviluppo aggiunge ulteriori elementi di complessità a un'indagine già di per sé intricata, con riflessi significativi sul panorama politico e giudiziario di Avellino.