Inter - Bisogna reagire al trauma lasciato dall'addio di Antonio Conte, l'uomo capace di riportare lo scudetto nella bacheca dell'Inter dopo undici anni.
Non è una cosa semplice, e il duo Marotta-Ausilio è costretto agli straordinari in quella che si preannuncia un'estate caldissima sul fronte mercato.
Se la casella panchina è stata (quasi) riempita con l'ingaggio di Simone Inzaghi i dubbi riguardano ovviamente la rosa.
L'obiettivo è quello di coniugare le esigenze di bilancio, e i tagli al budget richiesti dal piano di ridimensionamento, senza risentirne in termini di competitività.
Achraf Hakimi è sempre l'indiziato numero uno nella lista dei sacrifici, al momento si tratta con il Psg per arrivare ad incassare almeno 60 milioni.
Denaro che sarebbe puro ossigeno per le casse del club di viale della Liberazione. Ma il rischio concreto è che alla partenza del marocchino ne possano seguire altre.
Anche perché l'addio di Conte non è passato indifferente agli occhi di un gruppo chesi è completamente identificato nel suo allenatore.
In questo senso un campanello d'allarme lo fa suonare
Christian Eriksen, uno degli uomini-simbolo della riscossa Inter nel girone di ritorno.
Inter - Parla Eriksen, che conversa con la stampa danese dal ritiro della sua nazionale
L'addio dell'allenatore "è stato un vero choc, perché avevamo la sensazione non volesse andarsene adesso. Non so esattamente come sia andata".
"E' assurdo perché ho letto la notizia come hanno fatto tutti gli altri, se n'è andato all'improvviso", ha aggiunto il centrocampista all'emittente TV 2 Sport.
"Siamo sempre stati buoni amici. Lui vedeva il Calcio in un modo, io in un altro.
Ma personalmente non c'era niente su cui discutere. Si trattava di vincere ed è quello che abbiamo fatto.
E dopotutto, posso ringraziarlo per questo, per aver vinto un trofeo", ha dichiarato.
Parlando del suo futuro,
Eriksen non ha nascosto qualche incertezza vista la situazione societaria:
"Purtroppo non so cosa accadrà e non mi concentro ancora su questo, il focus è sull'Europeo.
Dipende da quale allenatore arriverà e cosa accadrà nel club.
Ovviamente preferirei giocare più avanti piuttosto che stare fermo davanti alla difesa".
Ma ad agitare i tifosi ci pensano anche gli inevitabili rumors di mercato, con i pezzi pregiati dello scacchiere nerazzurro accostati alle big europee
L'altro osservato speciale è
Romelu Lukaku. Il colosso belga è nel mirino del Chelsea fresco campione d'Europa.
Dopo il trionfo, Thomas Tuchel è pronto a passare all'incasso dalla dirigenza Blues.
Stando al 'Guardian', il tecnico avrebbe chiesto un regalo per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione, Big Rom è l'indiziato numero 1.
Il Chelsea è pronto a mettere a dura prova le resistenze del club nerazzurro viste anche le difficoltà finanziarie.
Per l'attaccante, che l'Inter valuta non meno di 100 milioni, sarebbe un ritorno al Chelsea, dove ha giocato per un breve periodo prima di esplodere all'Everton.
Già in passato i Blues provarono a riportarlo a Londa, nel 2016 sotto la guida di Antonio Conte.
E lo stesso Conte avrebbe, secondo indiscrezioni in arrivo dalla Spagna, inserito l'acquisto del suo pupillo tra le condizioni per accettare la corte del Real Madrid.
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