«Non fu consensuale, volevo solo Angelo». Stupro Palermo, la 19enne conferma le accuse
STUPRO PALERMO. Oggi si è tenuto un incidente probatorio davanti al giudice istruttore nel caso dello stupro di Palermo, che ha scosso l'opinione pubblica quasi tre mesi fa. La vittima, una ragazza palermitana di 19 anni, ha ripercorso la notte degli abusi e ha accusato il gruppo di giovani che l'avrebbe violentata.
Durante l'incidente probatorio, che si è svolto a porte chiuse, la giovane ha ribadito le accuse e ha confermato il suo racconto, smentendo la tesi difensiva di un rapporto consensuale. La vittima ha affrontato oltre sei ore di interrogatorio, rispondendo alle domande dei magistrati e degli avvocati, mantenendo la calma e la freddezza.
Stupro Palermo, le domande degli avvocati alla vittima
Nel corso dell'incidente probatorio, gli indagati, tutti detenuti da mesi, erano presenti in un'altra stanza, e potevano ascoltare il racconto della ragazza senza essere visti da lei. Uno dei sospettati aveva inizialmente dichiarato di non aver fatto nulla e aveva addirittura affermato che la vittima poteva essere considerata come sua sorella. Tuttavia, le intercettazioni telefoniche sembravano contraddire questa affermazione.
La vittima ha dichiarato di voler stare solo con uno dei sospettati, Angelo Flores, con cui aveva avuto incontri sessuali in precedenza e di cui era innamorata. Flores aveva ripreso gli abusi con il suo cellulare e li aveva condivisi con gli altri amici. Queste prove video sono diventate importanti per l'inchiesta.
Ora la parola passa alla procura, che probabilmente chiederà il giudizio immediato per tutti gli imputati. Tuttavia, i legali potrebbero presentare una richiesta di abbreviato, cercando di dimostrare la "poca credibilità" della vittima attraverso perizie e prove a sostegno della loro tesi.
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Nell'incidente del bus a Mestre, tra le vittime si annovera anche l'autista del veicolo, Alberto Rizzotto, un uomo di 40 anni originario di Tezze di Piave, in provincia di Treviso. Rizzotto era un dipendente della Martini Bus Srl, l'azienda che aveva noleggiato il bus alla società "La Linea", con la quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti del campeggio in gita a Venezia. Continua a leggere qui