Nelle ultime 24 ore, si è verificata una serie di tragiche morti nelle carceri italiane, mettendo in evidenza la necessità di affrontare urgentemente la situazione. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si è recato personalmente nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dove due donne hanno perso la vita. Una delle detenute si è suicidata, mentre l'altra è deceduta dopo aver rifiutato di alimentarsi.

Nordio ha espresso profonda preoccupazione per ogni suicidio in carcere, definendolo un peso emotivo che colpisce ogni volta. Durante una conferenza stampa tenuta nel carcere di Torino, il Ministro ha annunciato l'intenzione di esplorare soluzioni innovative, come la detenzione differenziata in base al livello di pericolosità dei detenuti. Ha suggerito l'utilizzo di caserme dismesse per detenuti con minore pericolosità sociale, allo scopo di alleviare la sovraffollamento e migliorare le condizioni di detenzione.

Carceri, altro suicidio in Calabria

Un ulteriore caso di presunto suicidio si è verificato in Calabria, dove un detenuto di 44 anni è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Rossano. L'uomo era coinvolto nell'operazione antidroga Svevia ed era detenuto dallo scorso febbraio. La Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo sull'incidente e ha disposto il sequestro della salma per ulteriori indagini.

L'ennesima tragedia è giunta a poche ore dalla morte di Susan John, una donna di 42 anni che è deceduta per inedia nel carcere di Torino. Un'altra detenuta, Azzurra Campari, si è tolta la vita nella stessa struttura carceraria poche ore dopo il trasferimento da Genova a Torino. Questi tragici eventi hanno portato alla luce la necessità di affrontare la condizione di sofferenza psicologica e psichiatrica dei detenuti, e di sviluppare pene alternative per alleggerire il sovraffollamento e garantire una cura adeguata a tutti i casi sensibili, inclusi i detenuti giovani.

La situazione nelle carceri italiane richiede un'azione tempestiva e mirata per prevenire ulteriori tragedie e garantire un ambiente umano e sicuro per i detenuti. Il Ministro Nordio ha sottolineato l'importanza di esplorare soluzioni innovative, come l'uso di strutture dismesse, per affrontare questa sfida.

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