Nuovo Codice della Strada: incidenti e vittime in calo dopo quattro mesi
Interviene il ministro Salvini: "Avanti così, senza abbassare la guardia"

ROMA – Dopo quattro mesi dall’entrata in vigore, il nuovo Codice della Strada comincia a mostrare i primi risultati positivi. Secondo i dati presentati dal Viminale e rilanciati da un servizio del TG5, si registra un calo degli incidenti, dei feriti e, soprattutto, delle vittime sulle strade italiane.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato: «Avanti così, senza abbassare la guardia».
I dati: meno incidenti e meno morti
Dal 14 dicembre 2024, giorno dell'entrata in vigore delle nuove norme, sono stati registrati:
1.182 incidenti in meno;
una diminuzione dei morti del 12,6% (circa 50 vittime in meno);
una riduzione dei feriti del 7,7%.
Il calo complessivo degli incidenti è pari al 5,5%. Il numero totale dei decessi si è attestato a 348.
Norme più severe: effetti concreti
Le nuove disposizioni hanno introdotto sanzioni più severe per l'uso dello smartphone alla guida, per la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe.
Nonostante alcune polemiche iniziali, i dati mostrano che gli automobilisti hanno accolto, almeno in parte, l'invito alla prudenza.
Confronti storici: il precedente del 2003
Gli effetti del nuovo Codice ricordano quelli dell'introduzione della patente a punti nel 2003, che portò a un calo significativo degli incidenti.
Tra le infrazioni più comuni restano:
il mancato uso della cintura di sicurezza;
l'uso scorretto del telefono cellulare;
il superamento dei limiti di velocità.
Chi viene sorpreso a telefonare senza vivavoce rischia la sospensione della patente, con conseguenze più gravi in caso di recidiva.
Patenti ritirate in aumento
Nei primi tre mesi del 2025 sono state ritirate oltre 16.000 patenti, circa 6.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tra le città con il maggior incremento di sospensioni:
Milano (+253%);
Torino (+241%);
Palermo (+214%);
Bari (+202%).
Il trend conferma l'efficacia delle misure introdotte, anche se resta alta l'attenzione su comportamenti ancora troppo diffusi alla guida.