GUERRA UCRAINA. La giornalista russa Marina Ovsiannikova, diventata nota dopo essere apparsa in diretta televisiva con un cartello che criticava l'offensiva di Mosca in Ucraina, è stata arrestata in Russia. Lo hanno annunciato il suo entourage e il suo avvocato.

"Non ci sono informazioni su dove si trovi"

Nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata sui motivi del suo arresto, che arriva pochi giorni dopo che Ovsiannikova aveva manifestato da sola vicino al Cremlino, brandendo un cartello che criticava l'intervento militare in Ucraina e il presidente Putin. "Marina è stata arrestata. Non ci sono informazioni su dove si trovi", si legge sull'account Telegram della giornalista.

I Fatti

E' stata nuovamente ARRESTATA, per essere rilasciata dopo poche ore, la giornalista russa Marina Ovsyannikova, nota per essere entrata a marzo nello studio televisivo durante il tg con un cartello di denuncia della guerra lanciata contro l'Ucraina dal presidente russo Vladimir Putin. Il nuovo arresto della giornalista, 44 anni, è arrivato a pochi giorni dalla sua manifestazione di protesta vicino alla sede del Cremlino, dove con in mano un cartello è tornata a criticare l'intervento della Russia in Ucraina e il presidente Putin. Due agenti l'hanno fermata mentre era in giro in bicicletta e l'hanno fatta salire su un furgone bianco.

E' stata la stessa Ovsyannikova

A dare notizie di sé poco dopo, pubblicando immagini di lei con i suoi due cani sulla sua pagina Facebook. "Sono andata a fare una passeggiata con i miei cani, ma appena uscita dal cancello persone in uniforme si sono avvicinate a me", ha scritto su Facebook. "Ora sono seduta al ministero degli affari Interni di Krasnoselsky", riferendosi a una stazione di polizia in un distretto di Mosca. Tre ore dopo, Ovsyannikova ha detto di essere stata rilasciata. "Sono a casa. Va tutto bene", ha scritto sulla sua pagina Facebook. "Ma ora so che è sempre meglio portare una valigia e un passaporto se esci", ha aggiunto.

Nel frattempo, nella notte nuovi attacchi a Nikopol, Sumy e nel Donetsk

GUERRA UCRAINA. Il presidente ucraino Zelensky accusa: "Contro di noi già 3mila missili da crociera". Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha definito lo status di candidato Ue per l'Ucraina una "mossa geopolitica contro la Russia". Arrestata a Mosca la giornalista russa che protestò in tv contro la guerra.

Nella notte attacchi a Nikopol, Sumy e nel Donetsk

Zelensky: "Contro di noi già 3mila missili da crociera".Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha definito lo status di candidato Ue per l'Ucraina una "mossa geopolitica contro la Russia". Ha poi aggiunto che "la politica estera dell'Occidente porta a ricercare sempre più teatri di guerra". La giornalista russa Marina Ovsiannikova, diventata famosa dopo essere apparsa in diretta televisiva con un cartello che criticava l'offensiva di Mosca in Ucraina, è stata arrestata in Russia. Pochi giorni fa aveva manifestato da sola vicino al Cremlino.

Ucraina: Abramovich chiede a Ue revoca sanzioni e risarcimento danni

L'oligarca russo Roman Abramovich ha chiesto all'Unione europea di rimuovere le sanzioni emesse nei suoi confronti. Rivolgendosi al Consiglio europeo ha chiesto anche di riconoscergli un risarcimento di oltre un milione di euro alla fondazione benefica creata dopo la vendita del Chelsea come risarcimento dei danni subiti. Lo riporta il Wall Sreet Journal. Le sanzioni occidentali imposte ad Abramovich derivano dalla sua vicinanza con il presidente russo Vladimir Putin.

Ucraina, Zelensky: "Contro di noi già 3 mila missili da crociera"

Gli occupanti russi hanno impiegato più di tremila missili da crociera contro l'Ucraina dall'inizio dell'invasione su vasta scala il 24 febbraio scorso. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. "Alle 19 di oggi la Russia ha già utilizzato più di tremila missili da crociera contro l'Ucraina", ha riferito Zelensky. "E' impossibile contare il numero di artiglieria e altri proiettili che sono stati usati contro il nostro Paese e il nostro popolo. Ma è sicuramente possibile portare tutti i criminali di guerra russi alla giustizia. Tutti i collaboratori. Tutti i responsabili del terrorismo. Per tutto ciò che sta accadendo da 144 giorni e più di otto anni. Sarà fatto".
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