"Don Peppe Diana sia beatificato": l'appello del prefetto di Napoli
E' accaduto nel corso dell'inaugurazione di una sala nel Consiglio Regionale dedicata al sacerdote ucciso dalla camorra
In occasione della cerimonia di intitolazione di una sala del Consiglio Regionale della Campania al piano terra della sede di Napoli, il prefetto Michele di Bari ha espresso un accorato appello per l’avvio del processo di beatificazione di Don Peppe Diana, il sacerdote di Casal di Principe, ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994. La proposta è stata accolta con entusiasmo durante l’evento, che ha sottolineato il valore simbolico della figura di Don Diana per il riscatto del territorio campano.
Un simbolo di resistenza contro la camorra
Don Peppe Diana, parroco di Casal di Principe, è ricordato come un uomo di straordinario coraggio, che si oppose apertamente al potere della camorra, in particolare al Clan dei Casalesi. La sua denuncia senza compromessi trovò eco nel documento “Per amore del mio popolo, non tacerò”, scritto nel 1991, in cui condannava la criminalità organizzata e il degrado sociale che soffocavano la comunità.
Per il suo impegno in favore dei giovani, della giustizia e della legalità, Don Diana divenne una figura di riferimento e un esempio, ma anche un bersaglio. Fu assassinato nella sua chiesa il giorno di San Giuseppe, un gesto che voleva zittire la sua voce, ma che invece amplificò il suo messaggio di resistenza e speranza.
L’appello del prefetto Michele di Bari
Nel suo discorso, il prefetto Michele di Bari ha sottolineato l’importanza di riconoscere Don Peppe Diana non solo come un martire civile, ma anche come un esempio spirituale:
“Don Peppe Diana è il simbolo del riscatto di questa terra e di Casal di Principe. Mi auguro che, accanto a questa iniziativa di carattere laico, possa presto avviarsi anche un’iniziativa religiosa per la beatificazione, se i presupposti saranno valutati positivamente dal vescovo di Aversa.”
La sua proposta richiama l’attenzione sulla possibilità che la Chiesa avvii formalmente il processo per dichiararlo beato, riconoscendo la sua morte come un atto di martirio.
Le parole della Consigliera Maria Luigia Iodice
La Consigliera Regionale Maria Luigia Iodice, nel suo intervento, ha evidenziato l'importanza della figura di Don Diana per il territorio:
“Don Peppe non era solo un parroco, ma un uomo che ha cercato di aiutare le persone nei momenti resi difficili dalla malavita organizzata. Il suo straordinario coraggio, mosso esclusivamente dall’amore per la sua terra e i giovani, lo rende una delle migliori espressioni umane della nostra provincia.”
Un passo verso la memoria e la giustizia
L’intitolazione della sala e il richiamo alla beatificazione sono un riconoscimento alla figura di Don Peppe Diana come martire della legalità e della giustizia. La sua eredità continua a ispirare le generazioni presenti, rappresentando una luce di speranza in una terra che ha sofferto sotto il giogo della criminalità organizzata.
Il percorso verso la beatificazione, qualora avviato dalla Diocesi di Aversa, sarebbe un ulteriore segno del valore universale del suo sacrificio, unendo la dimensione spirituale e civile della sua lotta per un futuro migliore.