Praga, uccide il padre e fa una strage all'università: almeno 15 morti e 24 feriti
Un gesto folle ha scosso Praga quando David Kozak, 24 anni, ceco, ha prima ucciso suo padre e successivamente compiuto una strage presso l'Università Carlo di Praga, annunciando i suoi nefasti piani su Telegram. Armato, il giovane si è posizionato sul tetto della Facoltà di Filosofia, sparando indiscriminatamente e causando almeno 15 vittime e 24 feriti.
Il profilo di Kozak su Telegram ha rivelato anticipatamente le sue intenzioni sanguinarie. Dichiarando di voler compiere una sparatoria a scuola e, eventualmente, suicidarsi, il giovane ha confessato di aver sempre desiderato uccidere, ma ha optato per una strage di massa, definendola "molto più conveniente" rispetto a diventare un serial killer. Il suo profilo mostrava una chiara ammirazione per Alina Afanaskina, una russa di 14 anni che aveva perpetrato una sparatoria in Russia, e per un altro episodio simile a Kazan nel maggio 2021.
Il ministro dell'Interno ceco, Vit Rakusan, ha dichiarato che non ci sono indicazioni di connessioni con il terrorismo internazionale, affermando che si è trattato di un "attacco violento premeditato". Martin Vondrasek, capo della polizia, ha sottolineato la pianificazione accurata dell'attacco da parte di Kozak.
David Kozak, il diario choc del killer di Praga: «Voglio fare una sparatoria a scuola e poi suicidarmi»
La sequenza degli eventi ha inizio con la scoperta del corpo del padre di Kozak, seguita da un'allerta che ha portato all'evacuazione di un edificio dell'università. Tuttavia, il giovane ha eluso la polizia, dirigendosi in un altro edificio dove ha scatenato la strage. La polizia sta ancora verificando l'autenticità dei messaggi su Telegram, mentre si indaga sulla modalità della morte di Kozak, se per suicidio o per mano degli agenti intervenuti. La comunità è in lutto, con il lavoro delle autorità ancora in corso per identificare tutte le vittime.