Come altre malattie respiratorie può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Così il Ministero della Salute, in un breve video pubblicato su YouTube ed inserito all’interno del proprio portale, definisce brevemente i sintomi del nuovo coronavirus cinese, ormai scientificamente denominato SARS-Cov-2. In una sezione apposita di domande e risposte sul tema, molto caldo in questi frangenti anche dopo i casi emersi nel Lodigiano, gli esperti confermano proprio che i sintomi più comuni includono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, invece, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e la morte.
Le differenze con l’influenza
Rispondendo poi alla domanda su quale sia la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo coronavirus, gli specialisti del Ministero spiegano che i sintomi sono simili e consistono sostanzialmente in tosse, febbre e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, dunque, in caso di sospetto contagio di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio specifici per confermare la diagnosi. Anche secondo l'
Organizzazione Mondiale della Sanità, le persone con il virus Covid19, l’influenza o il raffreddore, tipicamente sviluppano sintomi respiratori come febbre, tosse e naso che cola. Anche in questo caso gli esperti ribadiscono che nonostante molti sintomi siano simili sono causati da virus differenti. Proprio a causa di queste similarità potrebbe dunque essere abbastanza difficile identificare la malattia basandosi solo sui sintomi. Gli esperti dell’OMS quindi raccomandano alle persone che hanno tosse, febbre e difficoltà a respirare a cercare subito un’assistenza medica. I pazienti dovrebbero anche informare gli operatori sanitari se hanno viaggiato 14 giorni prima dello sviluppo dei sintomi o se sono stati a stretto contatto con qualcuno che ha avuto sintomi respiratori.
La tesi dei ricercatori cinesi
La febbre potrebbe non rientrare sempre tra i primi sintomi, però. A sostenere questa tesi è stato uno studio condotto su oltre mille pazienti dalla task force di esperti cinesi coordinata da Zhong Nanshan, virologo famoso perché nel 2003 ha scoperto il virus della Sars. Secondo il suo team di lavoro, solo quattro pazienti su dieci la manifesterebbero e proprio per questo motivo la sorveglianza basata solo sulla misurazione della temperatura corporea potrebbe risultare poco efficace. Analizzando le cartelle cliniche di oltre mille pazienti infetti in Cina, gli esperti hanno rivelato che all'inizio la febbre era presente solo nel 43,8% dei casi, mentre in seguito, dopo il ricovero, si è manifestata nell'87,9% dei pazienti contagiati. La febbre (87,9%) e la tosse (67,7%) sono risultati dunque i sintomi più comuni, mentre vomito (5%) e diarrea (3,7%) sono meno frequenti. Inoltre, al momento dell'infezione, il 25% dei malati presentava già un'altra patologia, tra queste l'ipertensione o la broncopneumopatia cronico-ostruttiva.
I dati dell’Istituto Superiore di sanità
Come specifica anche “Epicentro”, portale gestito direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità, i coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate. I sintomi possono includere naso che cola, mal di testa, tosse, gola infiammata, febbre e una sensazione generale di malessere. Queste tipologie di virus possono causare anche malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite. Questa situazione è più comune nelle persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare o respiratorio, oltre a soggetti con un sistema immunitario indebolito, nei neonati e negli anziani.
I sintomi della famiglia dei coronavirus
Se ci si basa su virus della stessa famiglia di SARS-Cov-2, come per esempio MERS-CoV e SARS-CoV, possono essere contemplati anche sintomi gravi. I sintomi della sindrome respiratoria mediorientale (MERS) di solito includono febbre, tosse e respiro affannoso che spesso progrediscono in polmonite e in circa 3 o 4 casi su 10 sono risultati letali. I sintomi della sindrome respiratoria acuta grave (SARS), per cui non si registrano più casi dal 2004 in nessuna parte del mondo, includevano febbre, brividi e dolori muscolari che di solito progredivano in polmonite.
Fonte:
Sky Tg 24
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