Vaccino made in USA - Inizia oggi la sperimentazione clinica di fase I per SpFN, un vaccino contro il nuovo coronavirus sviluppato dal Walter Reed Army Institute of Research (WRAIR).
Sarà basato su una piattaforma di ferritina, che offre un approccio flessibile per prendere di mira più varianti di SARS-CoV-2 e potenzialmente anche altri coronavirus.
Come si legge sul sito della divisione di comando di ricerca e sviluppo dell'esercito americano, il vaccino in questione, a base di nanoparticelle, si distingue dagli altri contro il Covid-19 per il design a sfera con una presentazione ordinata e ripetitiva della proteina Spike del coronavirus al sistema immunitario, una strategia che, secondo gli scienziati, potrebbe fornire una protezione più ampia contro le potenziali varianti dell'agente patogeno.
Intanto sul Vaccino americano Pfizer, arrivano nuove scoperte
Continuano le sperimentazioni e gli studi sul vaccino Pfizer, in particolar modo Pfizer e Biontech stanno cercando di abbassare i limiti d’età per la somministrazione delle dosi.
Le prime statistiche a riguardo appaiono incoraggianti e potrebbero aprire nuovi scenari.
Le campagne vaccinali, fin qui, si sono concentrate sulla somministrazione di dosi ad anziani, soggetti e categorie a rischio. Non contemplando fasce d’età più basse, dai bambini agli adolescenti. Le sperimentazioni sui giovani, tra i 12 ed i 15 anni, hanno prodotto risultati significativi.
“Condividiamo l’urgenza di estendere l’uso del nostro vaccino, con la speranza di cominciare a vaccinare questo gruppo d’età prima dell’inizio del prossimo anno scolastico negli Stati Uniti” sono state le parole dell’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla.
Nella nota congiunta, diramata dalle due società, si legge che “Il vaccino è risultato efficace del 100% nel prevenire la malattia sintomatica, emerge dal trial, e ha innescato una risposta immunitaria anche più robusta di quella vista nei giovani adulti”.
Somministrazioni Pfizer. Le regole vigenti adesso
Come dicevamo le categorie di bambini ed adolescenti fino ai 15 anni, al momento, non vengono contemplate nei piani vaccinali. Autorizzata, al momento, la somministrazione di dosi di vaccino per soggetti dai 16 anni a salire, esclusivamente per casi di emergenza.
Come si legge su “Il Fatto Quotidiano”, anche Moderna sta percorrendo la stessa strada. L’azienda statunitense attende i risultati di uno studio americano sulla somministrazione del loro vaccino, a Rna messaggero, a giovani dai 12 ai 17 anni.
Iniziativa supportata dallo stesso immunologo Anthony Fauci. Quest’ultimo, nelle scorse settimane, ha portato alla luce tali sperimentazioni, rendendo nota la possibilità di vaccinare gli studenti della prima elementare. Se tale ipotesi dovesse concretizzarsi, allora saremmo dinnanzi ad una novità che cancellerebbe la DaD.
Sulla scia degli Usa, da sempre nostri battistrada, non è da escludere che dopo le sperimentazioni in America, il vaccino Pfizer possa essere somministrato anche ai nostri studenti. Una scoperta che, in un sol colpo, spazzerebbe via proteste sulla DaD e preoccupazioni sullo stato psicologico dei più giovani.
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