Il disegno di legge Pa, che contiene, tra le altre cose, misure relative ai controlli della Corte dei Conti sul Pnrr e alla proroga dello scudo erariale, è attualmente in esame alla Camera. Il governo ha deciso di porre la questione di fiducia, come annunciato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo durante l'Assemblea a Montecitorio. Il voto di fiducia si terrà martedì alle 14:00, dopo le dichiarazioni di voto che inizieranno alle 12:30.

Disegno di legge PA, il governo pone la fiducia alla Camera

Durante la discussione in aula alla Camera, si è registrata tensione sul provvedimento, con la protesta delle opposizioni che si dicono pronte a opporsi fermamente. "Il decreto Pa non risolve i problemi legati alla carenza di personale nelle amministrazioni pubbliche, ma è stato utilizzato come un cavallo di Troia dal governo per limitare l'azione della Corte dei Conti sui ritardi nell'attuazione del Pnrr", ha dichiarato il deputato del Partito Democratico, Emiliano Fossi.

"Fatti come la precarietà, il rinnovo dei contratti e il piano nazionale di assunzioni, che sono questioni importanti nel settore, non sono state affrontate nonostante gli emendamenti presentati dal PD. La pubblica amministrazione soffre di una carenza di personale con contratti a termine e stipendi che non sono allineati all'inflazione. Ancora una volta, la destra promette ma non mantiene gli impegni presi durante la campagna elettorale. Utilizza i decreti solo per inserire norme che limitano i controlli sul corretto funzionamento del governo", ha aggiunto Fossi.

"È un doppio colpo. Prima mettono in difficoltà la Corte dei Conti, eliminando i controlli concomitanti dei giudici contabili sul Pnrr, e poi impediscono alle opposizioni di esporre le proprie ragioni attraverso il ricorso alla fiducia". Ha attaccato il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti.

"Tuttavia, rimane una grande delusione nel complesso", ha dichiarato in aula la deputata Federica Onori, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio. "Il decreto non affronta in modo strutturale i numerosi problemi che affliggono il nostro Paese. Inoltre, abolisce il controllo della Corte dei Conti sul Pnrr, il che è estremamente grave per noi. Ancora una volta, questo governo mostra una scarsa sensibilità riguardo alla prevenzione di situazioni che potrebbero minare la legalità e invia un messaggio pericoloso e distorto: che i controlli impediscono una tempestiva implementazione del Pnrr. Questa è una pura distorsione della realtà. Purtroppo, continuiamo il nostro viaggio nell'assurdo che è iniziato con questo governo."

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