Addio a Marco Didoni, il 12enne di Montecchio Maggiore stroncato dalla malattia
Le firme dei compagni di classe sulla bara bianca al funerale: «Saremo sempre orgogliosi di te»
Oggi la comunità si è stretta nella chiesa parrocchiale dei Padri Giuseppini per l’ultimo saluto a Marco Didoni, il giovane che, nonostante la sua battaglia contro la leucemia, è stato strappato alla vita.
La chiesa era gremita di persone, tra cui familiari, amici, compagni di scuola e insegnanti, venuti per onorare la memoria di un ragazzo amato e rispettato da tutti. La bara bianca, simbolo della giovane età di Marco, è stata firmata dai suoi amici e compagni di classe, che con pennarelli indelebili hanno lasciato messaggi di amore, affetto e gratitudine.
Un gesto toccante: le firme e i messaggi degli amici
Uno dei momenti più intensi della cerimonia è stato vedere i messaggi colorati lasciati dai compagni di classe e dagli amici di Marco. Sulla bara bianca si potevano leggere frasi come “Sarai sempre nei nostri cuori” e “Saremo sempre orgogliosi di te”. Questi piccoli gesti hanno rappresentato un ultimo tributo a Marco, un modo per i suoi coetanei di esternare il loro affetto e la loro vicinanza alla famiglia in un momento così drammatico. È stato un saluto che ha commosso profondamente la comunità e che ha rappresentato il forte legame che Marco aveva costruito con chi gli stava accanto.
La gara di solidarietà per trovare un donatore compatibile
La lotta di Marco contro la malattia aveva già ispirato una grande mobilitazione. La scorsa primavera, infatti, una catena di solidarietà si era formata per cercare un donatore di midollo osseo compatibile. Ben 50 coetanei si erano sottoposti a prelievi salivari per contribuire a questa ricerca, che infine aveva portato a individuare un donatore compatibile. Marco era stato così sottoposto al trapianto presso il Policlinico Gemelli di Roma appena due settimane fa, un intervento che aveva dato a tutti la speranza che potesse finalmente superare la malattia.
Il tragico epilogo: un’infezione imprevista compromette il trapianto
Purtroppo, nonostante l’intervento, un’infezione sopraggiunta in modo imprevedibile ha aggravato il quadro clinico di Marco, portando a un peggioramento inaspettato e, infine, al tragico decesso del giovane. La notizia ha colpito profondamente tutta la comunità di Montecchio Maggiore, che fino all’ultimo aveva sperato in un lieto fine per la storia di Marco. La sua perdita rappresenta una ferita difficile da rimarginare, non solo per i suoi genitori e familiari, ma anche per i tanti amici e compagni di scuola che oggi si trovano ad affrontare un dolore immenso.
L’ultimo saluto dei genitori: “Saremo sempre orgogliosi di te”
Durante la cerimonia, i genitori di Marco hanno trovato la forza di condividere un ultimo, commovente messaggio per il figlio: “Un destino crudele ha spezzato la tua giovane vita, saremo sempre orgogliosi di te.” Le loro parole, pronunciate dal pulpito della chiesa, hanno riassunto il sentimento di amore, orgoglio e dolore che questa famiglia proverà per sempre. Marco, con il suo coraggio e la sua forza, ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi lo ha conosciuto.
Una comunità unita nel ricordo di un giovane guerriero
La comunità di Montecchio Maggiore non dimenticherà facilmente Marco Didoni. Il suo coraggio nella battaglia contro la malattia e la capacità di ispirare gli altri a mobilitarsi per una causa così importante rimarranno un ricordo prezioso per tutti. In questo momento di profondo dolore, amici, compagni di scuola, insegnanti e semplici conoscenti si sono uniti in un abbraccio collettivo, promettendo di mantenere viva la memoria di un ragazzo che, sebbene giovanissimo, ha insegnato tanto a chi gli stava accanto.
L’addio a Marco è stato un momento carico di emozioni e commozione, una testimonianza dell’affetto che questo giovane ha saputo conquistare e della forza che continuerà a ispirare nella sua comunità.