La comunità di Riese Pio X è stata sconvolta dall'omicidio di Vanessa Ballan, una giovane donna di 26 anni, incinta di tre mesi e madre di un bambino di 4 anni. La notizia ha rapidamente fatto il giro del paese e dell'intera Italia, generando una crescente rabbia tra i residenti. Inizialmente, si era escluso che il compagno di Vanessa, Nicola Scapinello, fosse coinvolto nel delitto.

Vanessa aveva precedentemente denunciato Bujar Fandaj, un 41enne kosovaro, per stalking e minacce. Tuttavia, il compagno Nicola Scapinello non era coinvolto nella vicenda, come hanno confermato le indagini dei carabinieri.

La rabbia nella comunità è aumentata quando è emerso che Fandaj, dopo la denuncia di Vanessa, è stato arrestato per l'omicidio. La folla era così indignata che si parlava apertamente di linciaggio, sottolineando la profonda indignazione e l'orrore per il femminicidio.

La rabbia e il dolore di Nicola, il marito di Vanessa Ballan

Nicola Scapinello, sconvolto per l'accaduto, ha collaborato con le forze dell'ordine, fornendo informazioni utili all'indagine. Gli inquirenti hanno denunciato Fandaj per omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e da pregressi rapporti affettivi, con la possibilità di una condanna all'ergastolo.

Il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che l'unico modo per impedire l'aggressione sarebbe stato il carcere preventivo, ma al momento non c'erano elementi sufficienti a supportare tale decisione.

La comunità, nel suo dolore, cerca giustizia per Vanessa e sostegno per la sua famiglia. L'indignazione per questo tragico evento ha suscitato una riflessione sulla necessità di affrontare il problema del femminicidio e delle violenze di genere nella società. La storia di Vanessa Ballan è diventata simbolo di una lotta più ampia per la sicurezza delle donne e la consapevolezza dell'importanza di prevenire e contrastare la violenza di genere.

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