Alessandro Impagnatiello è attualmente sotto l'occhio dell'opinione pubblica per un brutale omicidio che ha sconvolto la nazione. L'uomo è accusato di aver ucciso la sua fidanzata incinta, Giulia Tramontano, infliggendole ben 37 coltellate. Tuttavia, i dettagli emergenti rivelano una trama ancora più sinistra e malvagia.

Le indagini condotte dalla polizia di Milano stanno rivelando una serie di eventi orribili che precedettero l'omicidio. Si è scoperto che Impagnatiello aveva tentato di avvelenare Giulia al fine di provocare un aborto del bambino che portava, ostacolando così la relazione che aveva con una giovane collega, sua amante.

La polizia ha rinvenuto prove che indicano che Impagnatiello potrebbe aver mescolato veleno per topi in una bevanda calda che Giulia aveva consumato.

Questa ipotesi trova supporto in un messaggio di Giulia trovato nel suo cellulare che recitava "Non mi sento bene", oltre alla ricerca che l'uomo aveva effettuato su internet riguardo all'avvelenamento delle bevande calde con veleno per topi. Le autorità avevano anche già scoperto due bustine di veleno all'interno della loro abitazione nel mese di giugno.

Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello aveva premeditato l'omicidio mesi prima

Questo nuovo tassello nel piano criminale di Impagnatiello mette in luce il suo intento nefasto di eliminare Giulia e il suo bambino. Tali dettagli stanno emergendo nell'ambito dell'inchiesta in corso, che è in attesa dei risultati definitivi dell'autopsia e degli esami tossicologici, oltre ai dati estratti dai computer e dai telefoni coinvolti nella vicenda.

La storia di Giulia e Impagnatiello mette in luce l'oscurità dell'animo umano e il potere che l'ossessione e il controllo possono avere su un individuo. Mentre le indagini si approfondiscono e si svelano nuovi dettagli, il paese continua a essere colpito dall'orrore di questa tragica vicenda.

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