carabinieri

Si chiamava Ramy Elgaml il ragazzo morto nell’incidente avvenuto questa notte a Milano. Il giovane, che avrebbe compiuto vent’anni il prossimo 17 dicembre, era passeggero di un grosso scooter guidato da un 22enne di origine tunisina, privo di patente. La vicenda ha avuto luogo durante un inseguimento con i carabinieri, conclusosi in via Ripamonti, dove il mezzo ha perso il controllo, causando l'impatto fatale.

La dinamica dell'inseguimento

Il dramma è iniziato intorno alle 4 del mattino, quando una pattuglia dei carabinieri ha notato lo scooter sospetto con due persone a bordo in via Farini. La moto, ignorando l’alt dei militari, ha iniziato una fuga ad alta velocità attraverso le strade della città.

La corsa si è conclusa in via Ripamonti, un lungo rettilineo nella zona sud di Milano, dove lo scooter è salito sul marciapiede e si è schiantato contro un muretto. Ramy, sbalzato violentemente dal mezzo, ha riportato ferite gravissime. Trasportato d'urgenza al Policlinico, è stato dichiarato morto poco dopo.

Il conducente dello scooter e i carabinieri coinvolti

Il guidatore dello scooter, un 22enne tunisino senza patente, è stato ricoverato all’ospedale San Carlo, ma non è in pericolo di vita. Durante i controlli, gli agenti hanno trovato su di lui circa 1.000 euro in contanti, una catenina d’oro spezzata, un coltello a serramanico e una bomboletta di spray al peperoncino.

I due carabinieri coinvolti nell’inseguimento, di 37 e 38 anni, sono rimasti feriti lievemente nell’incidente e sono stati trasportati all’ospedale Fatebenefratelli.

L'indagine sull'accaduto

Le autorità stanno indagando per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Il conducente dello scooter rischia ora di essere accusato di omicidio stradale per la morte di Ramy. La presenza di oggetti sospetti e contanti addosso al giovane guidatore apre anche interrogativi sulla loro possibile attività illecita.

Un futuro spezzato

La notizia della morte di Ramy ha lasciato sgomenta la comunità che lo conosceva. Un giovane con tutta la vita davanti, strappato ai suoi sogni in circostanze drammatiche. L'incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale, ma anche sul fenomeno delle fughe durante i controlli delle forze dell’ordine.

Appello alla responsabilità

Le autorità invitano i cittadini a rispettare le leggi e ad assumere comportamenti responsabili per evitare tragedie come questa. La sicurezza stradale non è solo una questione di norme, ma di rispetto per la vita propria e altrui.

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