La famiglia di Emanuela Orlandi tiene una conferenza stampa per affrontare le recenti notizie riguardanti un familiare coinvolto nella sua sparizione.

La famiglia Orlandi esprime la propria indignazione e annuncia una conferenza stampa per discutere delle recenti accuse e delle implicazioni legate alla scomparsa di Emanuela.

L'obiettivo della conferenza è quello di affrontare le "notizie emerse in relazione a vicende che vedrebbero coinvolto un familiare nella sparizione" della cittadina vaticana. In particolare, si fa riferimento allo zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, e a un presunto caso di molestie nei confronti della sorella maggiore di Emanuela, Natalina Orlandi.

La reazione del fratello di Emanuela, Pietro Orlandi

E' stata di grande indignazione. Attraverso un post sul gruppo Facebook "Petizione Emanuela" e una serie di dichiarazioni riportate dall'AdnKronos, ha espresso il suo sdegno verso le accuse: "Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia, senza vergogna, mi fanno schifo... Non possono scaricare le responsabilità di tutto su una famiglia... Non pensano ai parenti, ai figli? No, questa carognata non può passare così".

Pietro Orlandi ha anche sottolineato che nessuno della procura di Roma o delle istituzioni competenti si è ancora messo in contatto con lui, le sue sorelle o i suoi cugini. Ha espresso la speranza che la commissione parlamentare sul caso Orlandi possa avviare le indagini necessarie per fare chiarezza su questa situazione.

Inoltre, Pietro Orlandi ha annunciato la sua intenzione di chiedere un incontro con Papa Francesco per discutere della situazione. E cercare di comprendere meglio la posizione della Chiesa in questa vicenda.

Per capire meglio le dichiarazioni di Pietro Orlandi, è necessario tornare al 25 giugno scorso, quando si è svolto il raduno annuale organizzato da Pietro vicino al Vaticano. In quell'occasione, Orlandi ha criticato l'atteggiamento del Vaticano riguardo alla commissione parlamentare sul caso, sottolineando l'importanza di accettare l'aiuto dello Stato italiano.

Le accuse nei confronti di Mario Meneguzzi, lo zio di Emanuela

Sono emerse da una corrispondenza tra l'ex Segretario di Stato vaticano Agostino Casaroli e un sacerdote colombiano. Secondo questa corrispondenza, Meneguzzi avrebbe provato a molestare Natalina Orlandi e avrebbe minacciato di farle perdere il lavoro se avesse parlato. È importante notare che Casaroli ha scritto la lettera su richiesta di magistrati che stavano indagando sul caso e che Natalina Orlandi ha già testimoniato in merito alle accuse.

Mario Meneguzzi, nel corso delle indagini, ha testimoniato davanti al giudice istruttore Ilario Martella, affermando di trovarsi a Torano di Borgorose il giorno della scomparsa di Emanuela, insieme alla figlia Monica, alla cognata Anna Orlandi e a Ercole Orlandi. Tuttavia, Ercole Orlandi ha dichiarato in più occasioni di non essere a Torano quel giorno, bensì a Fiumicino, insieme alla moglie per visitare parenti.

La famiglia Orlandi intende fare luce su queste recenti accuse e chiedere chiarezza su quanto accaduto, nella speranza di fare progressi nelle indagini sulla scomparsa di Emanuela.

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