Emanuela Chirilli morta nell’incendio del B&B a Napoli, si indaga per omicidio colposo
La ragazza di Maglie trovata senza vita nell'appartamento in fiamme: disposta l'autopsia sul suo corpo
Napoli, 1 dicembre 2024 – È stata una tragedia quella che ha segnato la notte tra il 29 e il 30 novembre a Napoli, quando Emanuela Chirilli, una giovane di 27 anni originaria di Maglie, in provincia di Lecce, ha perso la vita in un incendio scoppiato nell’appartamento che aveva affittato in un B&B a pochi passi dalla Stazione Marittima. La giovane, che si trovava a Napoli solo per un giorno, è stata trovata priva di vita dai vigili del fuoco, intervenuti per spegnere l'incendio che ha devastato l'appartamento.
La dinamica dell'incendio e il ritrovamento del corpo
Secondo le prime ricostruzioni, l'incendio sarebbe scoppiato tra le 3 e le 4 di notte. I vigili del fuoco sono giunti sul posto intorno alle 4:00, accompagnati dal portiere dell’edificio, che aveva notato l'assenza di risposte alle sue chiamate e si era allarmato. La porta dell’appartamento non si apriva, ma grazie all’intervento dei pompieri, che sono riusciti ad accedere tramite l’autoscala dal balcone, l'incendio è stato spento. Purtroppo, al loro arrivo, Emanuela era già deceduta, stesa supina sul pavimento dell’appartamento. Secondo le prime informazioni, la giovane non indossava vestiti, ma presentava ustioni superficiali su un braccio, non tali da determinare la causa della morte.
Indagini per omicidio colposo
La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, con l’intento di fare luce sulle cause della morte di Emanuela. La pm Di Monte, che coordina le indagini, ha ordinato l’autopsia sul corpo della ragazza, che verrà eseguita la prossima settimana. Le indagini sono affidate al commissariato Decumani e alla Polizia Scientifica, che stanno esaminando ogni dettaglio dell’incidente, inclusi i dispositivi elettronici presenti nell'appartamento.
Le ipotesi sull'origine dell'incendio
L’incendio sembra essere stato causato da un corto circuito o da un malfunzionamento di una multipresa, che è stata trovata fusa sul luogo del rogo. La zona dell’incendio comprendeva dispositivi elettrici, tra cui un condizionatore, una sauna e un frigo bar. I tecnici stanno lavorando per verificare se l’incendio sia stato innescato da un cortocircuito o da un altro malfunzionamento. I vigili del fuoco hanno riferito che l’incendio ha coinvolto solo una parte della stanza, in cui si trovavano questi apparecchi elettrici.
Le indagini in corso e le ipotesi sulla morte
Al momento, gli investigatori stanno esplorando diverse ipotesi. Una di queste è che Emanuela stesse dormendo e si sia svegliata troppo tardi per accorgersi dell'incendio, cercando di fuggire dalla stanza. Si pensa che la ragazza possa essere svenuta a causa del fumo eccessivo, ma questa è ancora una teoria da confermare. Un’altra ipotesi è che la giovane stesse utilizzando la sauna al momento dello scoppio dell’incendio.
La situazione legale e amministrativa
La casa vacanze in cui Emanuela ha perso la vita sembra essere in regola dal punto di vista amministrativo, come confermato dai primi accertamenti degli uffici tecnici comunali. Tuttavia, le forze dell'ordine stanno monitorando attentamente anche la gestione della sicurezza all'interno della struttura, verificando la presenza di uscite di emergenza, estintori e il rispetto delle normative antincendio.
Nel frattempo, la Procura potrebbe decidere di iscrivere eventuali indagati nel registro degli indagati, come atto dovuto, per consentire loro di difendersi e nominare un consulente tecnico. Le indagini proseguono con l’esame delle telecamere di sorveglianza dell’edificio e l’analisi dei messaggi del cellulare di Emanuela, nella speranza di raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dell'incidente.