Giacomo Stella
Giacomo Stella

Il 29 marzo 2023, un tragico incidente ha scosso la comunità di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo. Un bambino di 8 anni, mentre si trovava in casa con il fratello maggiore, ha trovato una pistola e, accidentalmente, ha esploso un colpo che ha colpito e ucciso sua madre, Rkia Hannaoui, 32 anni. L'episodio, inizialmente avvolto nel mistero, è stato poi ricostruito grazie all'intervento delle autorità.

La scoperta dell’arma

La vicenda ha avuto inizio con una tragedia familiare che sembrava incomprensibile. Inizialmente, si ipotizzava che la morte della donna fosse stata causata da un malore improvviso. Tuttavia, l’autopsia ha rivelato la verità: il corpo di Rkia Hannaoui presentava un proiettile calibro 22 conficcato nella testa, confermando che la causa della morte fosse stata un colpo di pistola. Questo ha spinto le indagini verso il vicino di casa, Giacomo Stella, 82 anni, che risultava proprietario dell’abitazione in cui viveva la famiglia della vittima.

Le indagini: il coinvolgimento del vicino

Le indagini hanno svelato che i due bambini, il piccolo di 8 anni e il fratello di 11, frequentavano spesso l’appartamento del vicino Giacomo Stella, il quale viveva in una casa confinante con la loro. In una di queste occasioni, il bambino ha trovato la pistola nel cassetto del comodino nella camera da letto dell'anziano. L'arma, non custodita adeguatamente, era accessibile ai minori. Il colpo esploso accidentalmente dal bambino ha raggiunto la madre, uccidendola sul colpo.

La condanna del vicino e le accuse

A seguito della ricostruzione dei fatti, Giacomo Stella è stato accusato di concorso colposo in omicidio colposo e omessa custodia dell'arma, essendo stato il proprietario della pistola non correttamente custodita. Il tribunale ha emesso una condanna di due anni e sei mesi per l'82enne. La sua negligenza nell'aver lasciato un'arma carica e accessibile ha avuto conseguenze tragiche, causando la morte della giovane madre.

Il ricorso in appello

Il legale di Giacomo Stella ha annunciato che verrà presentato ricorso in appello contro la condanna. Secondo il difensore, ci sono degli elementi che potrebbero giustificare una revisione della sentenza. Tuttavia, la comunità e la famiglia della vittima restano profondamente segnati dalla tragedia che ha colpito una madre e i suoi figli.

La riflessione sul caso

Questo incidente, purtroppo, mette in luce ancora una volta i rischi legati alla cattiva custodia delle armi da fuoco. La tragedia ha sollevato numerose questioni sulla sicurezza domestica e sull'importanza di tenere le armi fuori dalla portata dei bambini. Le forze dell’ordine e le istituzioni continuano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di prevenire simili incidenti, che spesso hanno conseguenze irreparabili.

Il caso di Ariano Polesine è una tragica conferma di quanto possa essere devastante l’imprudenza nel custodire oggetti pericolosi come le armi. La famiglia della vittima, purtroppo, dovrà affrontare la perdita di una madre giovane in circostanze atroci, mentre il vicino condannato ora dovrà rispondere delle sue azioni in appello.

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