La Lombardia riesce ad evitare la zona rossa, dove però ci finisce la Campania. Da lunedì la Regione Campania sarà in zona rossa.
Zona rossa per la Campania
La Lombardia evita la zona rossa. La Regione passa invece all'arancione scuro. Il presidente Attilio Fontana con un'ordinanza ha dichiarato zona arancione rafforzato su tutto il territorio.
Anche l'Emilia-Romagna evita la zona rossa
Un'altra tra le regioni considerate in una situazione più grave delle altre era l’Emilia-Romagna. Anche questa regione rischiava il rosso ma probabilmente resterà in arancione.
Chiusure chirurgiche, mini zone rosse
Vi è molta differenza tra i vari territori della regione. Probabilmente la situazione resterà invariata con delle chiusure e zone rosse chirurgiche, ovvero solo nelle zone interessate.
Differenze tra le varie zone della regione
In Emilia-Romagna, infatti , le zone più sotto pressione restano Bologna e Modena già in zona rossa mentre Rimini, Ravenna, Cesena e Reggio Emilia sono in ‘arancione scuro’.
La crescita della pandemia, nuova zona rossa
Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Bursaferro spiega che “
Il dato dell’Rt a 14 giorni mostra che il nostro Paese ha superato l’1. Questa non è una buona notizia perché è un indicatore di crescita dell’epidemia e l’obiettivo a livello Paese e di Regioni e Province autonome è riportarlo rapidamente sotto l’1, ma quasi tutte le regioni sono con l’Rt sopra l’1 anche se con il livello più basso dell’intervallo di confidenza in alcuni casi sotto l’1. È un dato molto importante e un segnale rilevantissimo di necessità di adozione tempestiva di misure di mitigazione a livello nazionale e anche a livello regionale”. Inoltre, in base ai dati forniti spiega che “L
a variante inglese è largamente circolante come maggioritaria nel nostro Paese”.
Le varianti preoccupano i medici
Sulle varianti si esprime anche il direttore della prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza. “
La variante brasiliana era presente in più del 4% dei ceppi isolati in Italia ma ci preoccupa un po’ di più e bisogna fare uno sforzo maggiore per contenerla”. “
Per questo come cabina di regia abbiamo invitato tutte le regioni dove è presente a implementare misure di restrizione e contenimento maggiori. Il momento è critico rispetto alla tendenza dell’epidemia ma possiamo intervenire tempestivamente anche dando impulso alla campagna vaccinale”.
L'impossibilità di tracciare i casi
Nell'ultima settimana di febbraio si è notata “
una netta accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (194,87 per 100.000 abitanti contro 145,16 per 100.000 abitanti”. L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio. "S
i allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti e anzi si avvicina alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti”.
Necessarie misure tempestive ristrettive
Nel report settimanale si evince la necessità delle misure. "
Analogamente a quanto avviene in altri paesi Europei, si rende necessario un rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale al fine di ottenere rapidamente una mitigazione del fenomeno. “Proprio in presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili”. Le Regioni “
sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento”.
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