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A distanza di quasi otto anni dalla morte di un uomo di 40 anni di Capaccio Paestum morto dopo un intervento di riduzione del peso presso la clinica ‘Cobellis’ di Vallo della Lucania, il Tribunale locale ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di due medici coinvolti. La vicenda risale al 2016 e ha visto la condanna dei professionisti per omicidio colposo in concorso.

Le condanne e l’accusa di omicidio colposo

Il Tribunale ha condannato i due medici rispettivamente a un anno e otto mesi e a un anno di reclusione. I professionisti sono stati ritenuti colpevoli di omicidio colposo in concorso per il decesso del paziente, che si era sottoposto a un intervento di chirurgia bariatrica. Altri due medici, inizialmente coinvolti nelle indagini, sono stati assolti.

Il risarcimento ai familiari della vittima

Oltre alle pene detentive, il giudice ha stabilito un risarcimento ai familiari del paziente. La clinica ‘Cobellis’ è stata condannata a pagare una provvisionale di 30mila euro alla moglie della vittima e altrettanti a ciascuno dei tre figli. Inoltre, ai genitori dell’uomo spetteranno 40mila euro, mentre ciascuno dei suoi fratelli riceverà 20mila euro.

Il contesto e le conseguenze legali

Il processo ha portato alla luce una serie di presunte negligenze legate all’intervento chirurgico e alla gestione post-operatoria del paziente, che non sopravvisse a complicanze sorte dopo l'operazione. La sentenza di primo grado rappresenta un momento di giustizia per la famiglia, che ha atteso anni per conoscere il verdetto finale.

La vicenda ha riacceso i riflettori sulla sicurezza degli interventi di chirurgia bariatrica e sulla responsabilità dei medici in casi di complicanze post-operatorie. Il caso di Capaccio Paestum proseguirà ora in sede civile per la definizione finale dei danni morali.

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