Covid. Forte della sua campagna vaccinale, Biden pensa di riaprire le frontiere con l’Europa già da metà maggio. Restrizioni che riguardano anche gli spostamenti verso Messico, Canada e Brasile.
USA: Biden riapre le frontiere.
L'amministrazione Biden intende riaprire le frontiere chiuse all'Europa, al Messico, Canada e Brasile a causa dell'emergenza Covid 19. Misura che potrebbe arrivare già dal mese di maggio.
Lo riportano alcuni media americani citando fonti dell'amministrazione, secondo le quali dalla metà di maggio i vaccini saranno più disponibili e questo si potrebbe tradurre in un allentamento dei viaggi da oltreconfine.
Gli Stati Uniti, però, al momento hanno annunciato l'estensione della chiusura dei confini terrestri con Canada e Messico per tutti i viaggi non essenziali almeno fino al 21 aprile.
Restrizioni imposte nel marzo 2020, con lo scoppio della pandemia di coronavirus, e sono state sempre estese mensilmente dai Paesi coinvolti. Escluso dalle restrizioni il commercio.
Il Canada colpito duramente dal virus come gli USA
Il Covid-19 ha colpito pesantemente il Canada. Il virus ha provocato la morte di circa 22.600 persone. Negli Stati Uniti, i morti sono stati finora più di 538.000, mentre in Messico, oltre 195.000.
Via libera ai cittadini europei che potranno tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19.
Questo è possibile grazie al nuovo pass Covid, presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il pass, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile, vincolante per tutti gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato. (Fonte LaStampa)
USA. La Camera approva la legge a favore dell'ottenimento della cittadinanza per i "dreamers". Con la nuova "rivoluzione" Biden, circa 11 milioni di immigrati, arrivati clandestinamente in USA da bambini, potranno ottenere la cittadinanza statunitense.
USA. Approvata la legge per la cittadinanza ai "dreamers".
Il provvedimento è passato con 228 voti a favore contro 197 contrari. Si punta a fornire certezze agli immigrati senza documenti.
Un cambio radicale nella politica americana rispetto all'era Trump. Il presidente Biden dichiara: "Un primo passo importante nel perseguire politiche di immigrazione che uniscano le famiglie, facciano crescere e migliorino la nostra economia e salvaguardino la nostra sicurezza"
USA. Riforma per i "dreamers"
I democratici hanno presentato una riforma dell'immigrazione volta a dare la cittadinanza a 11 milioni di stranieri attualmente senza documenti. Stranieri che vivono da tempo negli Stati Uniti.
Si prevede un inter di 8 anni per concedere la cittadinanza alla maggior parte degli immigrati e un percorso più breve per i cosiddetti "dreamers".
Questi ultimi, otterranno una residenza permanente o una sorta di 'carta verde' che consentirà loro di lavorare legalmente negli Stati Uniti.
Il Presidente Biden ha da tempo affermato di voler invertire sulle "politiche sbagliate" del suo predecessore in tema di immigrazione.
La proposta mira a dare protezione legale a milioni di persone, soprattutto dal Messico e dall'America centrale, che hanno vissuto nel Paese per molti anni e hanno figli e nipoti nati negli Usa.
"L'immigrazione è una fonte irrefutabile della nostra forza" - Biden sulla legge dell'immigrazione
Continua Biden "L'immigrazione è una fonte irrefutabile della nostra forza. Questo è un primo passo importante nel perseguire politiche di immigrazione che uniscano le famiglie"
Si sottolinea l'inversione di linea dell'amministrazione Biden rispetto alle politiche anti-immigrazione di Trump. La riforma propone anche di non chiamare più gli immigrati senza documenti "stranieri", ma semplicemente "non-cittadini".
"È tempo di portare tutti gli 11 milioni di immigrati senza documenti fuori dall'ombra"
Al fine di realizzare tale obiettivo, l'amministrazione Biden ha ordinato oggi all'US Immigration and Customs Enforcement (ICE) di limitare l'arresto e l'espulsione degli immigrati illegali.
Esattamente il contrario di quanto fatto finora dallo stesso ICE che, durante l'era Trump, ha espulso migranti anche in seguito a infrazioni non gravi, come le violazioni del traffico.
"È tempo di portare tutti gli 11 milioni di immigrati senza documenti fuori dall'ombra", ha detto il senatore democratico Bob Menendez, uno dei principali sostenitori della riforma.
"Abbiamo un imperativo economico e morale di approvare una grande, coraggiosa e inclusiva riforma dell'immigrazione che non lasci indietro nessuno, non i nostri sognatori e i titolari di TPS, non i nostri braccianti e confezionatori di carne, non i nostri lavoratori essenziali, non i nostri genitori, amici e vicini".
Menendez ha poi sottolineato che molti degli immigrati lavorano nelle industrie agricole, alimentari e sanitarie che sono state essenziali durante la pandemia di covid, esponendosi a un maggio rischio di contrarre il virus: "Sono lavoratori essenziali - ha detto - così essenziali che la nostra economia non funzionerebbe senza di loro. Eppure vivono con una paura costante".(Fonte AGI)
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