Reddito di cittadinanza, cosa cambia dopo la Legge di Bilancio? Le misure inserite nella manovra sono state spiegate dal premier Giorgia Meloni in conferenza stampa da Palazzo Chigi il giorno dopo il via libera nel Cdm della tarda serata di ieri. Nel 2023 sarà di 8 mesi per chi può lavorare mentre dal 2024 sarà abolito. 

«Siamo fedeli ai nostri principi, si continua a tutelare chi non può lavorare, aggiungiamo anche le donne in gravidanza. Ma per chi può lavorare si abolirà alla fine del prossimo anno e non potrà essere percepito per più di otto mesi e decade alla prima offerta di lavoro.

Di cose che non hanno funzionato sull'uso del reddito ci se ne sono molte.

Noi abbiamo intenzione di rimettere complessivamente mano a questa materia. Noi non manderemo avanti il reddito di cittadinanza. Va abolito per chi può lavorare e riformato per chi ha bisogno di essere tutelato.

È tutta la materia che va rivista. Vedo forze politiche che chiamano la piazza, però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C'è gente che lo prende da tre anni, evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all'infinito. Io credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro».

Reddito di cittadinanza, come cambia

Stop al reddito di cittadinanza per gli occupabili: riceveranno il sostegno per altri otto mesi nel 2023, poi basta. Al capolinea 660 mila percettori circa, su 2,4 milioni di cittadini raggiunti dalla misura, che sfuggono ai Centri per l’impiego.

Per loro ancora pochi mesi di sussidio, poi niente più beneficio. Continueranno invece a beneficiare della misura fragili, donne in gravidanza e anziani per tutto l’anno prossimo, in attesa di una revisione complessiva dello strumento che arriverà nel 2024.

Tradotto: gli attivabili avranno a disposizione un periodo cuscinetto di otto mesi nel 2023 per trovare un lavoro, dopodiché dovranno dire addio per sempre alla card.

La spesa per la prestazione di sostegno ha raggiunto nei primi nove mesi del 2022 quota sei miliardi di euro circa. Dalla sua nascita, il sussidio ha assorbito 25 miliardi di euro.

Il reddito di cittadinanza è stato la misura bandiera dei Cinquestelle, nonché uno degli strumenti più discussi (e discutibili) tra quelli messi in campo in questi ultimi anni.

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