Il coronavirus all’estero fa paura. Troppi i casi importati in Italia provenienti dall’Est Europa e dall’Asia. Per questo il Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Sparanza, chiude le frontiere ad altri tre paesi.
Coronavirus, il Governo chiude le frontiere ad altri tre paesi
I tre paesi balcanici si aggiungono agli altri già finiti nella black-list dell’Esecutivo. Cioè ad Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. In totale adesso sono 16 i Paesi da cui è vietato l’ingresso in Italia (o per chi vi ha transitato negli ultimi 14 giorni).
La volontà è quella di proseguire sul concetto di «massima prudenza» per non vanificare gli sforzi degli ultimi mesi messi in atto dagli italiani e dal sistema sanitario nazionale. «Divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio.
Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi» diceva il ministro. Ora si aggiungono altri tre Paesi: Serbia, Montenegro e Kosovo.
Vietati i voli
Così come da protocollo anti-covid, vietati anche i voli diretti e indiretti, in arrivo e in partenza. I casi aumentano e l’Italia chiude i confini a quei viaggiatori in arrivo dalle zone più a rischio, dove l’epidemia di Coronavirus è tutt’altro che nella sua fase discendente con ancora migliaia di contagi e morti.
“Ho firmato una nuova ordinanza che aggiunge Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi a rischio – ha scritto Sparanza -. Chi è stato negli ultimi 14 giorni in questi territori ha il divieto di ingresso e transito in Italia. Nel mondo l’epidemia è nella fase più dura. Serve la massima prudenza per difendere i progressi che abbiamo fatto finora”.
Nuovo focolaio al Sud Italia: nove persone risultate positive. Scattano le restrizioni
Si allargano i numeri dei casi da coronavirus a Cosenza. Anche alcuni congiunti della bimba di quattro anni ricoverata all’Annunziata per sottoporsi ad un intervento chirurgico, e per questo sottoposta a tampone che ha dato esito positivo, sono risultati a loro volta infetti dal Covid 19. Si tratta di 8 persone tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Focolaio, il post del sindaco
Lo conferma lo stesso sindaco della città bruzia, Mario Occhiuto su Facebook: “Sono stato avvisato del fatto che altri otto nostri concittadini della comunità africana cosentina sono risultati positivi ad un primo test Covid19.
Sono in costante contatto con il dottor Mario Marino, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, per assicurarmi che la situazione rimanga sotto controllo come avvenuto per i pochi precedenti casi occorsi in città. Continuerà ad andare bene”. Fonte: Teleclub Italia
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