INVESTITO IN BICI MIRANO. Il tragico incidente si è verificato sabato 10 giugno, poco dopo le 16, a Mirano (Venezia) in via Don Orione all'angolo con via Viasana. Andrea, il giovane ragazzo, stava tornando a casa in sella alla sua bicicletta quando è stato colpito da un'Audi. La vittima abitava nelle vicinanze del luogo dell'incidente.

La procura di Venezia rappresentata dal pubblico ministero Laura Cameli, sta conducendo un'indagine penale sull'omicidio stradale commesso dall'automobilista coinvolto, G. V., 32 anni, di Scaltenigo di Mirano.

Il sostituto procuratore ha deciso di fare piena luce sull'incidente. E ha ordinato un accertamento tecnico non ripetibile per ricostruire la dinamica dell'incidente, le cause e le responsabilità coinvolte.

Le perizie

La consulenza tecnica cinematografica sarà affidata il lunedì 26 giugno 2023, alle ore 9:30, all'ingegnere Mario Piacenti presso gli uffici della Procura lagunare.

Durante le perizie, che inizieranno giovedì 29 giugno, l'ingegnere Pierluigi Zamuner, messo a disposizione dallo Studio3A-Valore S.p.A., una società specializzata nella tutela dei diritti dei cittadini a livello nazionale, parteciperà come consulente tecnico per conto dei parenti di Andrea.

Investito in bici a Mirano - Il dolore del papà di Andrea Marigo

Il papà di Andrea, Giancarlo Marigo, ha sottolineato che non ha alcuna intenzione "persecutoria" nei confronti dell'autista coinvolto e che non è interessato a risarcimenti. Tuttavia, chiede che venga valutato il comportamento dell'automobilista, che a suo parere ha contribuito alla tragedia, in particolare riguardo alla velocità mantenuta.

Il tratto stradale in questione ha un limite di velocità massimo consentito di 40 chilometri all'ora, ma potrebbe richiedere ulteriori regolamentazioni e riduzioni della velocità, soprattutto considerando la presenza di un incrocio a rischio come quello coinvolto nell'incidente e la visibilità del giovane ciclista.

"È un gesto che dedichiamo alla memoria di Andrea", afferma il padre, ringraziando il magistrato inquirente per l'attenzione e la sensibilità dimostrate, "ma anche per la sicurezza dei tanti bambini che vivono nel quartiere. Quella strada è stretta e pericolosa, la gente corre troppo e sono necessari interventi".

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