Tassa sulle sigarette: verso un emendamento in manovra con aumento di cinque euro a pacchetto
Nella manovra finanziaria 2025, una proposta mira a raccogliere fondi per il Sistema sanitario nazionale e a ridurre il consumo di tabacco.
È in discussione una tassa di cinque euro in più a pacchetto di sigarette nella manovra finanziaria 2025. Questa iniziativa, promossa dall’AIOM (Associazione italiana oncologia medica), è stata presentata ieri in una conferenza stampa al Senato. L'obiettivo è duplice: raccogliere fondi da reinvestire nel Sistema sanitario nazionale e fungere da deterrente contro il consumo di tabacco, noto per il suo legame con l'insorgenza di diversi tumori, tra cui il carcinoma ai polmoni e il carcinoma mammario.
Domenica Castellone, vicepresidente del Senato e membro del Movimento 5 Stelle, ha annunciato la sua intenzione di farsi portatrice di questa proposta attraverso un emendamento alla legge di Bilancio. In alternativa, si sta considerando di inserire la tassa nel decreto contro la violenza ai sanitari, estendendola anche ai dispositivi per il tabacco riscaldato. Questo approccio mira a garantire che le nuove misure siano implementate in modo efficace e tempestivo.
Castellone, che ha esperienza come ricercatrice oncologica anche negli Stati Uniti, ha affrontato alcune delle preoccupazioni sollevate riguardo all'introduzione della tassa. In particolare, ha chiarito che l'idea che una tassa di scopo sulle sigarette possa incrementare il commercio illegale è infondata, come dimostrano vari studi. Inoltre, ha sottolineato che la coltivazione di tabacco in Italia rappresenta solo l'1% del totale globale, risultando poco sostenibile e non redditizia.
L'impatto del fumo sulla salute
Le statistiche sui danni del fumo sono allarmanti: oltre 93mila morti all'anno in Italia sono attribuibili a questa abitudine, secondo le stime dell’AIOM. Attualmente, il 24,5% degli adulti tra i 18 e i 69 anni fuma, con un aumento preoccupante tra le donne e un incremento della mortalità per carcinoma polmonare. Si stima che nove nuove diagnosi di tumore ai polmoni su dieci siano correlate al fumo, e il 75-80% dei casi viene diagnosticato in fase avanzata.
Costi per il Servizio Sanitario Nazionale
Il costo del fumo per il Sistema Sanitario Nazionale è stimato in circa 26 miliardi di euro. Confrontando la situazione italiana con quella di altri Paesi, l’AIOM evidenzia come nazioni come la Francia abbiano già aumentato il prezzo del pacchetto di sigarette, che si attesta intorno ai 12 euro. Negli Stati Uniti, il costo è di circa 8 dollari, mentre in Italia il prezzo medio è attualmente di circa 6 euro. Se la proposta di aumento di cinque euro fosse attuata, il prezzo medio salirebbe a 11 euro.
Castellone ha dichiarato che, applicando questa tassa di scopo, si potrebbero generare oltre 13 miliardi di euro, che potrebbero essere investiti nella Sanità e in campagne pubblicitarie mirate, con l'intento di sensibilizzare soprattutto i giovani sui rischi legati al consumo di sigarette. Questa iniziativa non solo rappresenterebbe un passo verso la riduzione del fumo, ma potrebbe anche contribuire significativamente al finanziamento del Sistema sanitario nazionale.