Nuove disposizioni in arrivo, si cambia colore: cosa succede in Campania e cosa deciderà De Luca oggi. Nonostante l'incremento dei contagi la Campania resterà zona gialla per almeno un'altra settimana, sino a dunque il 21 febbraio, grazie allindice Rt sotto la soglia di pericolo 1. Regge infatti al momento il sistema sanitario, con i ricoveri ospedalieri in leggero aumento, come denunciato anche dal Cotugno, ma sotto controllo. “

Secondo il rapporto Gimbe dal 3 al 9 febbraio in Campania

Assistiamo ad un peggioramento dei dati sui contagi (aumentati del 4,7%). Mentre la situazione appare sotto controllo per la percentuale di posti letto occupati in ospedale da pazienti Covid, 35% (leggermente sopra la media nazionale del 31%) e per i posti letto in terapia intensiva al 18% (media nazionale al 24%).“ La percentuale di persone che hanno completato il vaccino in Campania (1,78%) è al di sotto della media nazionale (2,04%) a causa delle scarse forniture giunte nella regione nonostante sia una delle più popolose d'Italia.

Nuove disposizioni - I vaccini

In Campania i vaccini sono stati destinati al 63% agli operatori sanitari, al 4% agli ospiti delle Rsa, all'1% agli over 80 e al 32% al personale non sanitario.

Si attende la diretta del governatore De Luca nel pomeriggio

Scuola a colori. Si va verso la sospensione della didattica in presenza e il passaggio alla Dad. In Campania arrivano le fasce colorate per decidere se e dove disporre la chiusura.

La decisione

Nasce da ciò che emerge dal report realizzato dall’Unità di Crisi della regione Campania, sulla base del quale, il governatore Vincenzo De Luca nei giorni scorsi aveva lasciato spazio ai sindaci e prefetti riguardo la decisione di intervenire sulle scuole.

Le disposizioni

Ma come si può intervenire? E’ ciò che da un po’ tutti si chiedono ed a cui da una risposta proprio l’Unità di Crisi, creando un sistema di ‘alert’ e la contestuale divisione in fasce dei singoli comuni. Se si presenta un contagio all’interno di una classe bisogna effettuare analisi anche su classi collegate. Nel caso in cui vi siano 2 o più casi anche in altre classi, l’Unità di Crisi suggerisce di chiudere la scuola ed effettuare uno screening totale. Se i positivi dovessero essere evidenziati in più scuole, allora l’indicazione è quella di sospendere tutte le scuole nella città in considerazione.

Divisione in fasce di colore

"Le fasce di colore - spiegano dall’Unità di Crisi - indicano la gravità di estensione del fenomeno nell’ambito del setting per singola fascia di età nel caso delle scuole.
  • Verde è caratterizzato da 1 solo setting nella realtà integrata (ad esempio 1 classe per singolo istituto);
  • Arancione 2 o più classi che comporta chiusura istituto;
  • Rosso 2 o più scuole caratterizzate da casi secondo valutazione rispetto ad indicatore.
I dati per tale valutazione saranno disponibili sulla base dell'operato delle Asl in termini di prevenzione territoriale. Ed anche sulla base degli andamenti per fascia di età riportati mediante piattaforma Sinfonia e come attualmente mostrato dalla tabella allegata alla presente relazione”. In base ai dati resi noti dall’Unità di Crisi al 7 febbraio, nella zona rossa, ad oggi, ci sarebbe solo un comune casertano, Giano Vetusto (che ha già provveduto alla chiusura delle scuole).

In zona arancione ci sono, invece, Tora e Piccilli, Camigliano, Caianello e Raviscanina.

Vicini alla zona a rischio anche Riardo, Castello del Matese, Valle di Maddaloni, Capriati al Volturno, Pratella, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Sparanise così come riporta CasertaNews. Leggi anche: Ennesimo incidente sul lavoro, paura in centro: papà e figlio feriti. Uno rischia la vita Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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