Alluvione Valencia
Alluvione Valencia

La Spagna è in ginocchio per le inondazioni causate dalla Dana (Depresión Aislada en Niveles Altos), una perturbazione che ha colpito duramente il Paese, spostandosi ora verso la Catalogna. Dopo la distruzione a Valencia, l’allarme si è esteso a Barcellona e alla sua regione. Solo nella giornata di domenica, la pioggia ha raggiunto livelli record con oltre 150 litri per metro quadro in poche ore, superando la quantità di pioggia solitamente registrata nell’arco di tre mesi.

L’aeroporto El Prat di Barcellona ha subito gravi conseguenze: circa 70 voli sono stati cancellati e 18 dirottati su altri scali, causando disagi ai passeggeri. Anche la rete ferroviaria è stata colpita, con la linea ad alta velocità tra Barcellona e Madrid interrotta e il servizio Rodalíes sospeso in diverse tratte. Intanto, le autorità locali hanno esortato la popolazione a evitare le aree a rischio, data la possibilità di ulteriori esondazioni, specialmente lungo il fiume Llobregat.

Valencia in emergenza: 222 morti e incubo dispersi

Se Barcellona è in piena allerta, Valencia vive una tragedia già consumata. L'alluvione della settimana scorsa hanno provocato almeno 222 morti e numerosi dispersi, con il rischio che il bilancio si aggravi ulteriormente. La situazione è così drammatica che l’Unità Militare d’Emergenza (UME) ha allestito una camera mortuaria temporanea con capacità per 400 salme. Squadre di soccorso continuano a lavorare instancabilmente per liberare parcheggi sotterranei allagati, come quello del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, dove si teme che possano essere rimaste intrappolate molte persone.

Con oltre 17.000 agenti tra polizia, vigili del fuoco e militari, il Paese cerca di gestire un’emergenza che non accenna a ridursi. Al momento, sono stati distribuiti 230 camion di beni di prima necessità alle popolazioni colpite, ma le infrastrutture sono in parte distrutte e molte strade restano sommerse dal fango.

Cresce la paura delle epidemie: le preoccupazioni sanitarie

In queste drammatiche condizioni, aumenta anche la paura per la salute pubblica. Nonostante il Ministero della Sanità spagnolo abbia rassicurato i cittadini sull’assenza di rischi epidemici immediati, la presenza di cadaveri non ancora recuperati e i continui ritardi nei soccorsi alimentano il timore di malattie infettive. Le condizioni meteorologiche avverse continuano a ostacolare le operazioni di bonifica, impedendo la rimozione rapida dei detriti e del fango accumulato.

Proteste e indignazione: le autorità nella zona colpita

Il premier Pedro Sánchez e il re Felipe VI hanno visitato le aree più danneggiate della Spagna, cercando di offrire il loro sostegno alle comunità colpite. Tuttavia, la loro presenza ha suscitato non poche polemiche, con molti cittadini che hanno espresso la loro frustrazione per i tempi lenti dei soccorsi e la gestione dell’emergenza, considerata inadeguata. Le autorità locali stanno cercando di rafforzare le risorse disponibili, ma i danni riportati sono immensi e le condizioni di vita restano difficili.

Lo sport si ferma: rinviate le partite della Coppa del Re

La Federcalcio spagnola ha accolto la richiesta del Valencia e di altre squadre, rinviando le partite di Coppa del Re previste per questa settimana. Il Valencia affronterà il Parla Escuela il prossimo 26 novembre, mentre anche altre partite, tra cui Ejea-Hércules e Pontevedra-Levante, sono state rimandate. La decisione della Federazione è stata presa per garantire la sicurezza degli atleti e degli spettatori, visti i gravi danni riportati nelle zone colpite.

Andalusia: 285 municipi colpiti e una vittima

Non solo Valencia e Catalogna: la Dana ha colpito anche l’Andalusia, provocando una vittima e danni in 285 municipi. Nelle province di Cadice, Malaga, Granada, Almeria e Huelva si sono registrati oltre 2.000 interventi di emergenza e decine di strade sono state interrotte. Il bilancio provvisorio conferma la gravità della situazione nel sud della Spagna, dove il presidente della Giunta regionale, Manuel Moreno, ha dichiarato che serviranno aiuti ingenti per la ricostruzione.

La Spagna è ora un Paese in ginocchio, impegnato a far fronte a una calamità senza precedenti. Con l'emergenza ancora in corso, le autorità dovranno fronteggiare sia i danni materiali sia le possibili conseguenze sanitarie di una tragedia che ha scosso profondamente l'intera nazione.

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