Omicidio Mergellina, Manfredi al Viminale: «Movida da blindare»
OMICIDIO MERGELLINA. E' una città distrutta dal dolore quella di Napoli che piange il giovane Francesco Pio Maimone, ucciso a 18 anni da un proiettile vagante mentre era in compagnia di amici nella zona degli chalet di Mergellina. I funerali in una chiesa gremita di persone lo scorso sabato 25 marzo, dove era presente anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Ed è proprio il sindaco di Napoli Manfredi a muoversi contro la movida, quella movida delinquenziale che invade la città e alla quale già negli scorsi mesi ha cercato di pore rimedio con varie ordinanze su orari dei locali e su vendita di alcolici.
Ma a quanto pare non è bastato, se Checco Maimone è morto, Checco ucciso per mano di un esponente di un clan della camorra.
Gaetano Manfredi chiede l'intervento del Governo
Così il primo cittadino di Napoli inizia il suo personale pressing sul ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. In questo contesto oggi in Prefettura - nel corso di un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Claudio Palomba - ci sarà un call tra Piantedosi, Manfredi e i sindaci di Roma e Milano rispettivamente Roberto Gualtieri e Beppe Sala. Nel quale l'ex rettore ribadirà al titolare del Viminale che c'è bisogno di «Più agenti in città soprattutto nei turni notturni e maggiori strumenti operativi nelle mani del sindaco».
Saranno queste a quanto pare le richieste principali che muoverà il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, secondo quanto apprende l'ANSA.
In generale, Manfredi richiede
«Un forte impegno del Governo sul fronte sicurezza e tenuta sociale del nostro territorio». Sin dal suo insediamento il sindaco di Napoli ha favorito un coordinamento stretto tra Istituzioni e forze di polizia «Per rispondere alle necessità soprattutto in alcune zone della città».
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