Torre Annunziata. Quattro persone sono state fermate nell'ambito delle indagini sull'omicidio di
Maurizio Cerrato, avvenuto lo scorso lunedì 19 a Torre Annunziata, nel Napoletano.
Omicidio Torre Annunziata - I carabinieri del Comando provinciale di Napoli
Hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla procura della Repubblica oplontina, nei confronti di indagati ritenuti responsabili di omicidio.
I quattro sono rinchiusi nel carcere di Poggioreale a Napoli. Cerrato, incensurato 61enne custode del Parco archeologico di Pompei, prima aggredito con un compressore portatile e poi accoltellato per una lite nata, con molta probabilità, a causa di un parcheggio.
Le indagini
Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri per trovare l’autore dell’omicidio di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso lunedì sera a Torre Annunziata con una coltellata al petto, dopo essere stato colpito alla testa con un compressore portatile.
Stando a quanto ricostruito finora, anche grazie al racconto della figlia della vittima, al momento unica testimone dell’accaduto e già sentita due volte dagli inquirenti, Cerrato avrebbe perso la vita dopo essere intervenuto in difesa della ragazza, “colpevole” di aver parcheggiato l’auto in un parcheggio sulla strada pubblica, che qualcuno riteneva di avere "prenotato" sistemandoci una sedia.
Un gesto interpretato come uno sgarro che ha spinto questo qualcuno a vendicarsi squarciando uno pneumatico della vettura della donna, la quale ha chiesto aiuto al padre.
A quel punto, sarebbe avvenuta la brutale aggressione costata la vita al 61enne.
Le telecamere di videosorveglianza
Gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo sulle indagini. Ostacolati anche da una sorta di muro di omertà eretto da chi invece potrebbe avere visto quanto accaduto.
I militari dell'Arma inoltre non confermano le notizie circa il presunto malfunzionamento delle telecamere di videosorveglianza nella zona le quali, quindi, non avrebbero catturato immagini ritenute rilevanti ai fini dell’indagine.
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