Terrorismo, arrestato a Napoli marocchino sospetto affiliato all'Isis
«Progettava attentati con coltello contro la comunità ebraica». L'inchiesta della Procura di Napoli
Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine italiane ha portato all’arresto di un giovane marocchino, residente nella provincia di Napoli, accusato di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico". L’arresto è avvenuto alle prime luci del mattino a seguito di un’indagine approfondita coordinata dalla Procura di Napoli, gruppo Antiterrorismo.
Vicino al Gruppo Terroristico ISIS
Le indagini, avviate nella scorsa estate, hanno permesso di identificare l’arrestato come un individuo vicino al gruppo terroristico ISIS. Durante l’operazione, sono state effettuate anche numerose perquisizioni nei confronti di altri soggetti ritenuti legati alla stessa rete estremista. Gli investigatori hanno raccolto prove schiaccianti contro il 30enne, evidenziando i suoi legami ideologici e operativi con l’organizzazione terroristica.
Un Piano di Attentato Sventato
Tra i dettagli emersi dall’indagine, il sospettato avrebbe diffuso materiale di propaganda e addestramento terroristico attraverso canali telematici. Inoltre, avrebbe manifestato l’intenzione di colpire la comunità ebraica di Napoli, esprimendo la volontà di procurarsi un coltello per compiere l’attentato. Questo allarmante piano è stato sventato grazie all’efficienza della Digos di Napoli.
Plauso alle Forze dell’Ordine
Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha lodato l’operazione della Digos:
"Un plauso alle donne e agli uomini della Digos di Napoli per la tempestività nell’arrestare un soggetto pericoloso legato all’ISIS. La loro alta preparazione ha evitato un potenziale attacco terroristico che avrebbe potuto causare danni irreparabili. Grazie per la competenza dimostrata in questa cruciale operazione antiterrorismo."
La Reazione della Comunità Ebraica di Napoli
Lydia Shapirer, presidente della Comunità Ebraica di Napoli, ha espresso dolore e preoccupazione per quanto accaduto:
"Siamo sconcertati e addolorati. Viviamo in un contesto dove l’antisemitismo e l’odio sono ancora troppo presenti. È un ribaltamento dei ruoli: le vittime diventano carnefici e i carnefici vittime. Continueremo a vigilare per proteggere la nostra comunità.
L’arresto di questo giovane rappresenta un segnale importante nella lotta contro il terrorismo. Le forze di sicurezza italiane hanno dimostrato, ancora una volta, la loro capacità di prevenire minacce contro la sicurezza pubblica, proteggendo i cittadini da potenziali tragedie. Le indagini proseguono per identificare eventuali complici e approfondire i legami con l’ISIS.