Emanuela Chirilli morta nell'incendio di un B&B: la pista del corto circuito nella sauna
La giovane 27enne di Maglie potrebbe essere stata uccisa da un corto circuito nella sauna. Indagini in corso della Procura di Napoli.
Una tragedia ha colpito Emanuela Chirilli, giovane 27enne di Maglie, morta in un incendio scoppiato al B&B "Il covo degli angioini" a Napoli. Secondo le indagini in corso, l'incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito nella sauna, situata accanto alla camera da letto dove Emanuela stava dormendo. Il rogo è divampato tra le 4 e le 5 del mattino al settimo piano del B&B, situato in pieno centro, in Piazza Municipio, al civico 84. Il corpo della giovane è stato trovato carbonizzato dai vigili del fuoco, intervenuti prontamente sul posto dopo lo spegnimento dell’incendio. La causa della morte sarebbe probabilmente l'asfissia, ma l'autopsia sarà disposta per confermare le circostanze del decesso.
L'incendio e il rischio di sicurezza
Le fiamme, secondo le ricostruzioni, sarebbero partite dalla sauna, ma gli inquirenti stanno cercando di capire se le cause siano effettivamente da ricondurre a un corto circuito. L'incendio ha danneggiato anche i piani superiori del palazzo, con la facciata che presenta una chiazza nera evidente. Le indagini sono ora focalizzate sulla sicurezza del B&B, dove si sta cercando di capire se fossero presenti dispositivi di sicurezza come estintori, rilevatori di fumo e sistemi di allarme, che la legge prescrive in questi casi. Gli esperti stanno anche verificando la presenza di salvavita nel quadro elettrico e prese d’aria. Le normative italiane, in vigore dal mese di dicembre, impongono la presenza di estintori e rilevatori di monossido nelle strutture adibite ad affitti brevi come B&B e case vacanze.
Chi era Emanuela Chirilli
Emanuela, originaria di Maglie, avrebbe compiuto 28 anni il prossimo 23 dicembre. Era arrivata a Napoli in aereo, da sola, il giorno prima della tragedia, ma non è chiaro il motivo della sua visita, né l’attività lavorativa che svolgeva. Aveva frequentato per sei mesi un corso di formazione al Cefass di Lecce per diventare tecnico per la cura e l’assistenza all'infanzia, e si presume che potesse lavorare in asili nido o scuole materne. La sua famiglia, però, non era al corrente del viaggio a Napoli. Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Maglie, Ernesto Toma, Emanuela era stata seguita dai servizi sociali fino alla maggiore età. Sua madre, infatti, pensava che la giovane si trovasse a Lecce, dove abitava da tempo.
Messaggi di cordoglio
L’annuncio della sua morte ha suscitato un’ondata di dolore sui social media, con numerosi messaggi di cordoglio. Una utente ricorda Emanuela come «una ragazza bellissima e piena di vita», mentre un’altra sottolinea la passione della giovane per i viaggi, scrivendo: «Vivi la vita con una bussola, non con un orologio». La sua morte ha lasciato un grande vuoto tra chi la conosceva, mentre le indagini proseguono per fare chiarezza sulle cause dell'incendio e sulle eventuali responsabilità.