È di 14 morti, tra cui due bambini, il bilancio dell'incidente avvenuto domenica a Stresa, in Piemonte. Un altro bambino, unico sopravvissuto, è ricoverato in gravi condizioni. Cinque le famiglie distrutte nel crollo della funivia del Mottarone: 3 residenti in Lombardia - di cui una di origini israeliane -, una in Emilia Romagna e una in Calabria. C'è anche il "disastro colposo" tra i reati ipotizzati dalla procura di Verbania che indaga sulla tragedia. Lo rende noto il procuratore, Olimpia Bossi, che coordina le indagini.

Strage funivia - La nuova ipotesi di reato

Si aggiunge all'omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito. Il sistema frenante di sicurezza della funivia "non ha funzionato", ha fatto inoltre sapere il procuratore. La “logica vorrebbe che si è spezzato il cavo e l'impianto frenante non ha funzionato, ma può anche essere il contrario. Lo dovranno stabilire i consulenti", ha aggiunto. Oggi sul posto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca Marcella Severino. Stresa, intanto, ha proclamato il lutto cittadino.

Strage funivia - Indagini anche sul freno di emergenza

L'inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina. "Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema - ha detto il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini -: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato". La mancata attivazione del freno, spiega, "ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno".

Eitan bimbo superstite

C'è cauto ottimismo per il bimbo di 5 anni unico sopravvissuto della strage della funivia Stresa-Mottarone. Oggi i medici inizieranno a risvegliare il piccolo, ricoverato sotto sedazione a Torino. Cavo tranciato e mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza sono intanto i punti cardine dell'indagine aperta dalla Procura di Verbania per omicidio colposo plurimo, disastro colposo con messa in pericolo della sicurezza dei trasporti e lesioni gravissime. Leggi anche: Denise “È in Ecuador”. Ora è finita sul serio. C’è la foto anche sui social: la somiglianza è impressionante Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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