De Luca attacca governo e le Regioni del Nord. "Ci sara' da combattere - assicura De Luca - e sarebbe ora che le forze politiche del Sud iniziassero a comportarsi in maniera consapevole".
Il presidente della Campania
Ricorda che, "quando la Campania ha proposto di acquisire perlomeno la percentuale del 40% per l'area meridionale, in Conferenza Stato-Regioni c'e' stata una levata di scudi da parte dei colleghi del Nord.
Ma il 40% e' quello che ci e' dovuto, niente di piu'". Il meccanismo "per consumare una truffa a danno del Mezzogiorno - argomenta - dovrebbe essere una riduzione del cofinanziamento nazionale sui fondi europei. Nelle prossime settimane, come Regioni del Sud saremo chiamati a fare una battaglia unitaria".
De Luca tira in ballo l'Esecutivo
Anche sulla questione delle crisi aziendali aperte in Campania, invocando "un rapporto di collaborazione", a partire dal ministero dello Sviluppo economico, per risolvere gli "elementi di criticita' nell'industria, dove abbiamo subito colpi pesanti con vertenze drammaticamente aperte come quella che riguarda Whirlpool".
Le risorse europee saranno determinanti per realizzare un "progetto ambiziosissimo di rilancio", articolato in cinque punti: "l'acquisizione di un piano industriale in grado di collocare l'apparato produttivo della Campania in maniera non drogata nell'ambito del mercato mondiale, facendo leva sulle eccellenze;
La soluzione definitiva di criticita' decennali, come il problema ambientale e dei rifiuti; la qualita' urbana, con la riqualificazione di interi territori.
La valorizzare dei valori su cui si fonda l'anima della regione, come la solidarieta' e la cultura". E poi un punto "trasversale", che tocca tutti i settori, ovvero una "sburocratizzazione radicale della Regione e la digitalizzazione totale di tutti i servizi e di tutte le attivita'"
La Campania
Deve essere "una Regione che non perda l'anima, anzi che la rilanci nel mondo della scuola, delle disabilita', della formazione, sempre piu' adeguata alle esigenze delle imprese, i beni immateriali devono rimanere uno dei segni caratterizzanti della Regione Campania".
"Avremo davanti in Italia e in Campania il problema piu' drammatico: la crisi demografica, il prossimo anno l'Italia scendera' sotto i 60 milioni di abitanti.
E' una soglia simbolo che evidenzia un dato drammatico con un Paese che invecchia e che nell'arco di sette anni non avra' piu' le risorse per pagarsi i servizi di civilta' come un sistema pensionistico moderno, il sistema scolastico. Bisogna lavorare su un piano di sostegno alla genitorialita', a cominciare dal sistema degli asili nido e delle scuole".
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