Dramma a Uomini & Donne. Lutto nel mondo di “Uomini e Donne”, è deceduta Maria S., dama del trono over di Uomini e Donne. Aveva partecipato alla stagione 2014/2015 conquistando subito il cuore dei telespettatori per la sua travolgente simpatia.
Dramma Uomini e Donne - Anche Tina Cipollari
Nelle puntate a seguire, la ricordò più volte realizzandone un’imitazione perché la signora era sicuramente un “personaggio”. Indimenticabile il suo monito a uno dei corteggiatori che la offese: “Vergogna, mettiti in ginocchio!”. Sequenze, immagini che adesso girano su Twitter, ricaricati come meme in suo omaggio.
Dramma - La notizia della morte di Maria S
E' arrivata da Anna Tedesco, sua dama amica, che su Instagram ha condiviso la notizia: “Rip Maria S. Un altro lutto. Il tuo sorriso era la tua più grande forza. Ti ricorderò per sempre con amore e ricorderò di te quel sorriso e quella gioia che emanavi anche nelle circostanze più tristi. Riposa in pace. Posso dire che è stato un onore averti conosciuta. Ciao Maria”.
La signora Maria S. è stata ricoverata alcune settimane fa presso l’ospedale Cannizzaro di Catania per i sintomi da coronavirus. Da allora, la sua vita è rimasta appesa a un filio. La morte sarebbe arrivata nelle scorse ore per un’aneurisma cerebrale.
Nel frattempo il virus continua a flagellare l'Italia
Nello specifico in Campania, la Sanità è allo sbando. Si accettano solo codici rossi, ma “con una procedura molto complessa, quasi impossibile”. Dalla notte scorsa il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pieta’ di Nola e’ chiuso.
A comunicarlo è il sindaco di Nola, Gaetano Minieri, non appena e’ stato informato che la struttura sanitaria non accetta piu’ pazienti, se non per urgenze indifferibili.
“Ospedale chiuso nonostante le rassicurazioni”
“Tutto cio’ nonostante le rassicurazioni avute, anche a mezzo di organi di stampa”, scrive il primo cittadino, che nelle scorse settimane aveva paventato il rischio della chiusura del plesso ospedaliero per far fronte alla richiesta di posti letto per l’emergenza Covid.
E le proteste, alle quali avevano aderito anche altri sindaci del nolano, avevano avuto un primo effetto. Il pronto soccorso di Nola fu sdoppiato per consentire accessi separati ai casi sospetti di Covid e alle altre patologie.
Ospedale di Nola chiuso, la reazione del sindaco
Minieri al momento sta cercando in queste ore di riprendere la trattative con la direzione sanitaria ed evitare che l’ospedale, che serve un bacino di circa 500mila abitanti, sia riconvertito in Covid hospital.
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