Nuovi colori, cambia tutto ma le Regioni impugnano le decisioni del governo e dicono "No". A quanto pare la "scuola” De Luca fa davvero da apripista.

Solo la Toscana

Infatti, per ora, ripartirà con le scuole superiori in presenza al 50 per cento lunedì prossimo. Il suo presidente, Eugenio Giani, ha detto: "Abbiamo un livello di contagi che ce lo consente e un piano che ci farà vaccinare tutti".

Quattordici Regioni

Hanno già fatto sapere che sposteranno la data di inizio, prevista per lunedì 11 dopo l'accordo di "mezzanotte e mezza" in Consiglio dei ministri. Le ultime due comunicazioni sono arrivate, come aveva anticipato Repubblica, dalla Regione Lazio e dalla Liguria.

La giunta guidata da Nicola Zingaretti e quella di Giovanni Toti

ha scelto lunedì 18 come nuova data di affaccio delle superiori alla classe. E' interessante notare come i due governatori, uno di centrosinistra, l'altro di centrodestra, abbiano fatto una scelta prudenziale nonostante i loro territori siano rimasti in colore giallo dopo l'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità.

Altre dodici regioni

Hanno già annunciato lo spostamento della data d'inizio per le scuole superiori. L'Umbria riaprirà il 23 gennaio. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Calabria per il primo febbraio.

Il Tar della Calabria

Tuttavia, ha bocciato la parte dell'ordinanza riguardante elementari e medie: dovrebbero tornare a scuola lunedì. Il presidente Nicola Spirlì ha annunciato ricorso.

Anche il presidente della Regione Sardegna, Stefano Solinas

Ha fatto sapere che le scuole dell'ultimo ciclo potrebbero ripartire l'uno febbraio (o in subordine il 15 gennaio), ma non ha ancora firmato un'ordinanza. Il Piemonte ha scelto lunedì 18, come Lazio e Liguria.

La Lombardia, una delle cinque regioni diventata arancione

Ieri ha firmato per il rientro lunedì 25. Così l'Emilia-Romagna, anch'essa arancione. Il Molise ha sospeso le scuole di tutti i gradi, ad eccezione dell'infanzia, consentendo ai singoli sindaci di ammettere in presenza gli studenti delle elementari. Saranno loro a scegliere, città per città. Si torna lunedì 18 gennaio.

In Campania Vincenzo De Luca

Che ha parlato di picco dei contagi alla fine di questo mese, ha confermato che in Campania lunedì tornano a scuola gli alunni dell'infanzia e delle prime due classi elementari. Sulle successive date - il 18 gennaio il resto della primaria, il 25 le medie e superiori - ci sarà un'ulteriore analisi: "Se i contagi ripartono non apriremo gli istituti scolastici".

E ancora aggiunge lo sceriffo

"Faremo le verifiche definitive dopo il 25 e se avremo una ripresa di contagio la situazione rimarra' quella di oggi". Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook durante la quale fa il punto sull'emergenza sanitaria, conferma il suo cronoprogramma per riaprire le aule anche alle superiori. De Luca assicura inoltre che "sui trasporti non ci sono problemi". "Se dovesse riprendere l'attivita' in presenza - spiega - siamo pronti a fare turni al 50%, alle 8 e alle 10. Abbiamo 300 linee ordinarie in funzione e la disponibilita' di 400 mezzi Ncc per il trasporto scolastico".

In Puglia niente scuole fino al 15

In ogni ordine e grado, con la possibilità di scelta delle singole famiglie. Il tentativo di Michele Emiliano di svuotare gli istituti, però, non ha fin qui funzionato. In Sicilia è possibile uno stop, come suggerito dal Comitato scientifico regionale, per le prossime tre settimane, con rientro quindi all'1 febbraio. Il presidente Nello Musumeci ha confermato l'ordinanza, ma per ora non ne ha offerto i dettagli. Restano aperti i nido e l'infanzia.

Quattordici regioni

Hanno quindi ufficialmente rinviato, quindi, senza tener conto delle richieste della ministra dell'istruzione Lucia Azzolina. La Toscana riparte lunedì mentre le due province autonome di Trento e Bolzano sono in classe da ieri - parliamo sempre di superiori - al 75 per cento. La Sardegna, abbiamo visto, dovrebbe allinearsi al ritorno all'1 febbraio mentre non si sono ancora espresse con atti la Basilicata, che è pronta a rimandare la riapertura a fine mese, e poi Valle d'Aosta e Abruzzo, intenzionate ad aprire ma comunque pronte ad allinearsi a una scelta comune.(Repubblica) Leggi anche: Nuova ordinanza in Campania. "Via i lucchetti. Si riapre, lo vogliono i cittadini”. Il sindaco segue De Luca e firma anche lui Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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