Su 186 contagi registrati oggi in Campania, 86 riguardano il territorio di competenza dell’Asl Napoli 1 Centro, ovvero la città di Napoli e l’isola di Capri.
Tra queste solo una persona è stata ricoverata in ospedale mentre gli altri 85 sono in isolamento domiciliare. Nei Covid Center di competenza dell’Asl guidata da Ciro Verdoliva la situazione è la seguente: al Covid Center dell’Ospedale del Mare ci sono attualmente 24 pazienti ricoverati in reparto ordinario. Trenta invece le persone assistite, sempre in reparto ordinario, al Covid Center del Loreto Mare.
Affollato anche l’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus. Ad oggi ci sono 25 pazienti (su 25 posti letto disponibili) nel reparto di ricovero ordinario. Pieno anche il reparto di terapia sub-intensiva che ospita 16 pazienti. In terapia intensiva ci sono al momento sette pazienti su otto posti letto disponibili.
Intanto sono tutti negativi i test sierologici che Anm ha fatto eseguire oggi a 22 dipendenti tra agenti di stazione e impiegati agli info point che negli ultimi 14 giorni avevano lavorato con l’agente di stazione risultato positivo ieri al Covid-19.
Tragedia a Napoli, donna si lancia dalla finestra del quarto piano. Non riusciva a riprendersi dal dramma del Covid
A Napoli, continua l’emergenza collegata al disagio psicologico emerso dopo l’esplosione della pandemia che, negli ultimi mesi, sta facendo registrare un aumento significativo dei suicidi. L’ultimo tragico episodio è avvenuto questa mattina in via Santa Caterina da Siena, una traversa di corso Vittorio Emanuele. Una 60enne si è lanciata dalla finestra, morendo sul colpo.
La donna, di origine francese, abitava al secondo piano di una palazzina ma era salita al quarto piano dove aveva sistemato borsa e scarpe vicino ad un’ampia finestra per poi precipitare. Sul posto, il medico dell’ambulanza della postazione “Crispi” del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso della 60enne che soffriva di depressione e seguiva una terapia psicologica.
Secondo alcuni vicini di condominio, le sue condizioni di malessere esistenziale erano peggiorate con la pandemia e il protrarsi dell’emergenza Covid e questo aspetto accomuna molti episodi avvenuti in città.
Dalla fine del lockdown, infatti, si sono moltiplicate le morti causate da gesti volontari. E anche i tentativi di compiere azioni autolesioniste fino alle loro estreme conseguenze. I dati raccolti dalla centrale operativa del 118, documentano come il fenomeno riguardi fasce di età anche molto distanti tra loro. Per esempio i giovanissimi di entrambi i sessi e gli anziani ma anche persone che non avevano mai sofferto di veri e propri disagi psichici.
A pesare sulle fragilità dei soggetti più vulnerabili ma anche su chi non ha mai mostrato segni di disagio psicologico, sono: l’isolamento e la distanza sociale. Ma anche le difficoltà economiche, dirette conseguenze dell’emergenza Covid. Fonte: Il Mattino
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