Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, si rivolge a Filippo Turetta dopo i funerali della figlia assassinata dall'ex fidanzato. In un'intervista a Rainews24, esprime la speranza che Turetta si renda conto delle sue azioni. Gino Cecchettin si propone di condividere un messaggio di prevenzione per evitare tragedie simili in futuro.

Nell'intervista rilasciata alla rivista tedesca Bild, Gino Cecchettin parla di Turetta senza nutrire sentimenti di odio ma dichiara la sua determinazione a far sì che egli riceva la giusta pena per il suo gesto.

Nel ricordare la figlia Giulia come un "fiore", Gino ribadisce il suo impegno per le donne, affermando che vuole parlare con tutte le persone in Italia, sottolineando che il problema risiede negli uomini.

«Non ho sentimenti di odio. Ma farò tutto perché riceva la giusta pena per quello che ha fatto». «Ci sono tante Giulia nel mondo e in Italia. Voglio fare qualcosa. Voglio parlare con tutte le persone in Italia, con gli uomini, sono loro il problema».

Il messaggio di Gino, papà di Giulia Cecchettin, ai suoi colleghi

Gino Cecchettin, attraverso il suo profilo Linkedin, ha annunciato una pausa dal lavoro per dedicarsi alla lotta contro la violenza sulle donne. Ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto durante questi giorni difficili da amici, famiglia e colleghi.

Nei dettagli sulla cerimonia funebre, si evidenzia l'assenza dei genitori di Filippo Turetta, il quale, secondo quanto riferito dal sindaco di Torreglia, non ha potuto assistere alla TV durante la cerimonia. La sua famiglia ha preferito non partecipare ai funerali svoltisi nella basilica di Santa Giustina a Padova, dove oltre 10mila persone si sono radunate per l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin.

Le indagini proseguono, con gli uffici dei pm di Venezia e degli investigatori che lavorano sugli sviluppi successivi del caso. Si attende, in particolare, l'arrivo in Italia della Fiat Punto nera di Filippo Turetta, sotto custodia della polizia tedesca, per contribuire a chiarire ulteriori dettagli sulla vicenda e sulla figura dell'assassino di Giulia Cecchettin.

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