A Torino, nel giro di poche ore, si sono verificati due incidenti aerei. Il primo incidente ha coinvolto un jet che è finito fuori pista all'aeroporto di Torino Aeritalia di Collegno. Poco dopo, si è verificato un secondo incidente che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori.

Il secondo incidente è avvenuto all'Aero Club di Torino, durante una manifestazione indetta per celebrare il centenario dell'Aeronautica Militare. Durante l'atterraggio, un velivolo è uscito fuori pista e si è ribaltato. Fortunatamente, i piloti sono rimasti illesi e non ci sono state conseguenze tra gli spettatori presenti.

Torino, aereo prende fuoco

Tuttavia, il velivolo ha preso fuoco subito dopo l'atterraggio, portando all'intervento dei vigili del fuoco. Il pilota è riuscito a lanciarsi in sicurezza con il paracadute dopo aver attivato il sistema di emergenza. Il velivolo si è schiantato nella zona di San Francesco al Campo, nell'area dell'aeroporto di Torino Caselle. Le altre Frecce Tricolori hanno effettuato un atterraggio sicuro a Collegno.  

 
 
 
 
 
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Secondo i primi riscontri l'aereo avrebbe terminato la sua corsa fuori dalla pista finendo contro alcuni mezzi. Nel drammatico incidente è morta una bambina di 5 anni che avrebbe assistito a bordo della pista ai test con la sua famiglia. Un bambino di nove anni, il fratello della vittima, è rimasto ustionato dalle fiamme, come la madre e il padre. Tutti sono stati ricoverati negli ospedali di Torino. Anche il pilota è stato portato in ospedale. Il fratellino di 9 anni è ustionato ricoverato al Regina Margherita, la mamma in codice giallo è al Cto e il papà e il pilota ustionati sono in codice giallo.

Entrambi gli incidenti sono avvenuti in un breve lasso di tempo, creando un momento di preoccupazione, ma fortunatamente i piloti coinvolti sembrano essere scampati a gravi conseguenze fisiche.

Le altre notizie di cronaca

Yuri Urizio, un giovane di soli 23 anni, è morto al Policlinico di Milano dopo due giorni di coma a seguito di un brutale attacco subito. L'aggressione è avvenuta nella zona della Darsena di Milano, dove Yuri è stato violentemente picchiato. Il responsabile dell'aggressione, Cubaa Bilel, un cittadino tunisino di 28 anni irregolare in Italia, ha dichiarato di aver fermato la vittima perché stava importunando una ragazza. Tuttavia, il suo gesto ha avuto conseguenze mortali.

Un amico di Yuri, Alessio, ha raccontato il drammatico momento in cui ha dovuto dire addio al giovane in coma: "Gli ho dato un bacio sulla fronte e gli ho sussurrato 'hai una vita davanti'. Ma Yuri non si è svegliato: se n'è andato per sempre". Yuri era una persona amata nella sua comunità, descritto come un giovane generoso e pronto ad aiutare gli altri nonostante avesse risorse limitate. Continua a leggere qui

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