Incredibile quello che è successo in casa Fiorentina.
L'allenatore Cesare Prandelli ha rassegnato le dimissioni e lascerà la panchina viola.
Il tecnico lombardo saluta di nuovo Firenze a soli due giorni dalla sconfitta contro il Milan.
Con un ruolino di marcia non esaltante, dopo aver collezionato appena 5 vittorie in 21 giornate di campionato.
"Mi fermo per ritrovarmi. La mia carriera può finire qui ma non ho rimpianti".
Al suo posto pronto a fare il suo ritorno Beppe Iachini, a cui Prandelli era subentrato (da poco), a inizio novembre.
La lettera di Mister Prandelli
"
Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne.
Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte per tutta la mia vita, non fa più per me e non mi ci riconosco più.
Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Per questo credo che adesso sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono".
In una lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale della Fiorentina, Cesare Prandelli ha spiegato i motivi che l'hanno spinto alle dimissioni.
"È la seconda volta che lascio la Fiorentina.
La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione - ha ricordato l'ormai ex tecnico dei viola - Nella vita di ciascuno, oltre che alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme".
"In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono - ha raccontato l'ex ct della nazionale nella sua lettera d'addio - Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall'entusiasmo della nuova proprieta'.
Ed e' probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei momenti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me.
La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina. Chi va in campo a questo livello, ha senza dubbio un talento specifico, chi ha talento è sensibile e mai vorrei che il mio disagio fosse percepito e condizionasse le prestazioni della squadra".
(Napolimagazine)
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