obesità

Il 4 marzo si celebra la Giornata mondiale dell'obesità, un'occasione per riflettere su una condizione che in Italia colpisce quattro adulti su dieci. Secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) per il biennio 2022-2023, la prevalenza di sovrappeso e obesità continua a rappresentare una sfida per la salute pubblica. Il fenomeno è più marcato nelle Regioni meridionali, ma il divario tra Nord e Sud si è ridotto rispetto a 15 anni fa.

Obesità e sovrappeso: i numeri in Italia

Attualmente, tre adulti su dieci sono in sovrappeso e uno su dieci è obeso. L'incidenza del peso in eccesso è più alta tra gli uomini (52%) rispetto alle donne (34%) e risulta particolarmente diffusa tra le persone con difficoltà economiche e con un basso livello di istruzione. Inoltre, il problema aumenta con l'età, raggiungendo il picco tra i 65 e i 74 anni, per poi diminuire dopo i 75 anni.

Le cause dell'aumento dell'obesità

Uno dei principali fattori che ha contribuito alla crescita del fenomeno è l’alimentazione scorretta, caratterizzata da un consumo eccessivo di cibi ultraprocessati e ricchi di grassi animali. Numerosi studi hanno dimostrato che una dieta non bilanciata può aumentare il rischio di patologie croniche come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcune forme di cancro. Inoltre, la sedentarietà gioca un ruolo cruciale nell'aggravare la situazione.

Riduzione del divario Nord-Sud

Sebbene storicamente il Sud Italia abbia registrato i livelli più alti di sovrappeso e obesità, il divario geografico si è attenuato nel tempo. Regioni come Molise, Campania, Basilicata e Puglia continuano a presentare percentuali elevate, con quasi la metà della popolazione in eccesso di peso. Tuttavia, l'aumento dei casi nel Nord Italia ha contribuito a ridurre il divario complessivo.

Il ruolo della prevenzione e l'importanza dei medici

Uno dei dati più allarmanti emersi dallo studio riguarda la scarsa attenzione degli operatori sanitari al problema dell'obesità. Solo una minoranza dei pazienti in sovrappeso riceve consigli medici per perdere peso, mentre l’attenzione maggiore viene riservata a chi è già obeso. Questo è un problema significativo, poiché chi riceve una raccomandazione da un medico è più propenso a seguire una dieta e uno stile di vita sano. Il consiglio medico si è rivelato particolarmente efficace nel promuovere l’attività fisica e la riduzione del peso.

Conseguenze dell'obesità sulla salute

L'obesità non è solo una questione estetica, ma una vera e propria patologia che aumenta il rischio di numerose malattie croniche. Le complicanze più comuni includono:

Malattie cardiovascolari: ipertensione, infarto e ictus;

Diabete di tipo 2: una delle condizioni più diffuse tra le persone obese;

Problemi articolari: l’eccesso di peso può portare a dolori articolari e osteoartrite;

Tumori: alcuni tipi di cancro sono associati a un’elevata massa corporea.

La necessità di un'azione collettiva

La Giornata mondiale dell'obesità serve a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione e del trattamento di questa condizione. Organizzazioni sanitarie e associazioni spingono per interventi a livello politico e sociale, promuovendo campagne di educazione alimentare e l'importanza di uno stile di vita attivo.

L'obesità rappresenta una delle principali sfide sanitarie del nostro tempo. Nonostante alcuni progressi, il problema rimane diffuso e necessita di un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni e del settore sanitario. Solo attraverso una combinazione di educazione, prevenzione e intervento medico sarà possibile ridurre l’incidenza del sovrappeso e dell’obesità in Italia, migliorando la salute della popolazione e la qualità della vita.

 

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