Papa Francesco, funerali a Roma: Trump e Zelensky presenti, Putin assente
Ai funerali di Papa Francesco sabato 26 aprile saranno presenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Non parteciperà Vladimir Putin.

Roma si prepara ad accogliere oltre 200mila persone per i funerali di Papa Francesco, che si svolgeranno sabato 26 aprile nella Basilica di San Pietro. L'evento vedrà la partecipazione di numerosi capi di Stato e di governo, tra cui Donald Trump e Volodymyr Zelensky, mentre Vladimir Putin ha fatto sapere che non sarà presente.
Chi sarà presente ai funerali
Oltre a Trump e Zelensky, sono attesi a Roma il principe William d’Inghilterra, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron e quello argentino Javier Milei. Circa 170 delegazioni straniere saranno rappresentate alla cerimonia.
Il presidente ucraino ha anche proposto che il Vaticano ospiti un nuovo incontro tra lui e Trump, dopo il fallimentare vertice dello scorso febbraio a Washington.
L'assenza di Vladimir Putin
Il Cremlino ha confermato tramite il portavoce Dmitry Peskov che Vladimir Putin non parteciperà ai funerali. Una scelta dettata anche dal fatto che il presidente russo, recandosi in Italia, rischierebbe l'arresto in virtù del mandato emesso dalla Corte Penale Internazionale nel marzo 2023.
I preparativi a Roma
Mercoledì 23 aprile la salma di Papa Francesco sarà trasferita dalla cappella di Casa Santa Marta alla Basilica di San Pietro, dove dalle ore 11 i fedeli potranno rendere omaggio. Per gestire l'afflusso, verranno allestiti maxischermi lungo via della Conciliazione, in piazza Pia e in piazza Risorgimento.
Le celebrazioni per il Giubileo saranno sospese a San Pietro fino al 26 aprile, mentre proseguiranno regolarmente nelle altre basiliche papali.
Lutto nazionale e polemiche
Il Consiglio dei ministri ha stabilito cinque giorni di lutto nazionale. Tuttavia, le indicazioni di “sobrietà” per le celebrazioni del 25 aprile, suggerite dal ministro Nello Musumeci e dal comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, hanno sollevato polemiche, soprattutto da parte dell'Associazione nazionale ex deportati, che ha definito tali dichiarazioni “scandalose”.