Caso Denise Pipitone. Diciassette anni fa la scomparsa. Non si sa dove sia finita o cosa le sia successo, ed ora scattano i 17 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1° settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Tante sono le circostanze non chiare, relative alla dinamica della sua sparizione oltre ovviamente ai responsabili che hanno fatto tutto ciò. Sulla vicenda della bambina ha destato sempre interesse la posizione di Jessica Pulizzi e di Anna Corona. Si tratta rispettivamente della sorellastra di Denise Pipitone e della madre. Poi Pietro Pulizzi ebbe la bimba sparita da una relazione nascosta con Piera Maggio, e Denise prese il cognome del compagno di quest’ultima. Gli investigatori hanno ricostruito alcuni degli spostamenti compiuti il giorno della scomparsa della bambina. Jessica fu in una officina meccanica per far revisionare il suo motorini, comprò due indumenti e visitò poi una scuola del posto per formalizzare la propria iscrizione. In tutto ciò risultano esserci alcuni dubbi in merito ad altre persone coinvolte, come la preside della scuola o il titolare dell’officina, che non ricordano nel dettaglio le interazioni con la ragazza. Ci fu anche un incontro con Anna Corona presso l’Hotel Ruggero, all’interno del quale la donna lavorava nella lavanderia. Quel giorno la firma di uscita venne apposta non da lei ma da una sua collega, alle 15:30, cosa che ha ribadito anche nel corso di una intervista rilasciata a “Chi l’ha visto” nella scorsa primavera. Nel corso del tempo Jessica Pulizzi finì anche a processo con l’accusa di avere rapito Denise Pipitone. Ma tutto si è concluso con la sua piena assoluzione. Del caso di Denise si era parlato con una certa insistenza all’inizio del 2021. Allora emerse un avvistamento che sembrava potesse portare ad una felice conclusione di questa vicenda. Ma la ragazza russa accreditata di essere Denise, la giovane Olesya Rostova, non era altro che una mitomane in cerca di visibilità. Purtroppo ancora oggi si continua a cercare, con Piera Maggio che si dice immensamente affranta per tutto quanto ha segnato la sua vita. La donna però non perde la speranza, pur ammettendo di avere dei sospetti e denunciando un comportamento di omertà da parte di tante persone. Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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